Antiriciclaggio, titolari effettivi. Termini per l’obbligo e sanzioni
I delegati INT Cuomo e De Maio hanno affrontato, al tavolo tecnico con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il dibattito sull’antiriciclaggio, il cui peso e la cui complessità normativa il MEF intende ridurre. Era il 23 ottobre ed allora, specie sulla semplificazione, i rappresentanti tributaristi hanno ripreso, tra gli altri, il già proposto argomento della riduzione dell’obbligo di invio dati al registro del titolare effettivo, adempimento i cui termini scadono l’11 dicembre, proponendo di esentare i soggetti per i quali vi sia corrispondenza tra i titolari delle quote di partecipazione e la figura del titolare effettivo.
Oggi, a breve distanza dalla proposta, si torna a parlare dell’obbligo ma in soli termini temporali e sanzionatori.
Il MIMIT – acronimo di Ministero delle Imprese e del Made In Italy – ha attestato l’operatività del sistema di comunicazione dei dati e delle informazioni sulla titolarità effettiva.
Titolare effettivo. Chi è?
Secondo la normativa antiriciclaggio, per titolari effettivi si intendono le persone fisiche che, in ultima istanza, possiedono o controllano un’entità giuridica ovvero ne risultano beneficiarie. Le entità tenute all’individuazione e comunicazione al Registro Imprese del titolare effettivo sono:
- le imprese con personalità giuridica;
- le persone giuridiche private;
- i trust e gli istituti giuridici affini ai trust.
Termini temporali
Società per azioni, Società a responsabilità limitata, Società in accomandita per azioni, cooperative e trust produttivi di effetti giuridici rilevanti ai fini fiscali sono obbligati a comunicare la propria titolarità effettiva entro il termine sopra indicato.
Termini sanzionatori
L’eventuale omessa comunicazione delle informazioni dovute circa il titolare effettivo al Registro delle imprese viene punita con una sanzione amministrativa da 103 a 1.032 euro, riducibile se la comunicazione avviene nei 30 giorni che seguono la scadenza.
Sitografia