Commercialisti sui bonus edilizi: necessaria la correzione degli errori
Commercialisti sui bonus edilizi: richiesta la possibilità di correzione degli errori nelle comunicazioni e la remissione in bonis relativamente alle documenti inviati entro il termine di presentazione del 4 aprile 2024.
La conversione in legge del decreto-legge del 9 agosto 2024, n. 113, rappresenterebbe, secondo la categoria, la sede ideale per consentire ai contribuenti di correggere gli errori commessi in sede di compilazione e presentazione delle comunicazione relative a opzioni di sconto o cessione all’Agenzia delle Entrate. Così facendo, utilizzando come momento di correzione il passaggio in legge, non si appesantirebbe economicamente in monte dei crediti d’imposta attualmente riconosciuto nei cassetti fiscali dei fornitori e dei cessionari e, di conseguenza, si consentirebbe ai contribuenti di sanare quegli errori per i quali, ad oggi, non sussiste che l’annullamento dell’intera comunicazione con la perdita del credito di imposta spettate.
Infine, specifica il Consiglio Nazionale, la possibilità di correzione deve essere garantita anche a tutti quei condomini che hanno commesso l’errore di far presentare la comunicazione di opzione al condominio per ciò che riguarda le spese relative ad interventi agevolati di parti dell’edificio di pertinenza del singolo proprietario.
L’interrogazione parlamentare: un passo verso la correzione degli errori
Presentata l‘interrogazione parlamentare, a firma dell’Onorevole Guerino Testa, relativamente alla possibilità di avvalersi dell’invio della comunicazione di cessione del credito sostitutiva con l’obiettivo di correggere gli errori di opzione sconto o cessione. Se l’Ordine dei Dottori Commercialisti ha sollevato la necessità di correzione sui bonus edilizi scaduti il 4 aprile, è ora il Governo a dover capire quali iniziative intenda intraprendere per sanare gli errori commessi.
Il Presidente de Nuccio si dice fiducioso della possibile soluzione al problema, sollevato da tutto l’Ordine, adesso che è stata presentata l’interrogazione in Parlamento: “chiediamo che sia consentita la correzione degli errori nelle comunicazioni di opzione di sconto o cessione il cui termine ultimo di presentazione è scaduto il 4 aprile 2024. Una richiesta, la nostra, che non appesantirebbe di un solo euro il monte dei crediti d’imposta attualmente riconosciuto nei cassetti fiscali dei fornitori e cessionari e preso a base dal MEF per la redazione dei documenti di economia e finanza”.
Redazione redigo.info