Abuso di professione, INT: in ambito contabile la chiarezza
Alemanno: stigmatizziamo ogni forma di abusivismo
, non per velleità ma per diritto
Una di molte sentenze della Cassazione civile, ultima ad essere emessa (la n. 3495 del 24 gennaio, pubblicata il 7 febbraio), torna a condannare per abuso di professione. Tocca ad una società commerciale che ha esercitato attività in ambito fiscale, contabile e assistenziale, abusando della professione e del titolo.
Quando il soggetto che opera nel settore contabile tributario non esplicita in tutte le comunicazioni con i terzi indicazioni tali da non creare confusione tra le diverse figure professionali del settore ordinistico e di quello associativo, si concretizza il dolo.
Lo svolgimento dell’incarico professionale in ambito contabile va preceduto da chiare indicazioni: l’attività svolta, i riferimenti di norma che la legittimano e quelli alle abilitazioni normative, nonché – ove vi fosse – l’iscrizione ad Associazione professionale.
Così i tributaristi di INT, protetti nell’esercizio della professione dalla Legge 4/2013 e autorizzati a rilasciare l’attestato di qualità e di qualificazione professionale ai propri iscritti.
“Una sentenza che ricalca perfettamente quanto i tributaristi INT attuano da sempre, ancor prima della Legge 4/2013 e delle indicazioni della Cassazione, stigmatizzando ogni forma di abusivismo” sottolinea Il Presidente, Riccardo Alemanno, che puntualizza: “Lo scorso mese di dicembre abbiamo ulteriormente implementato le indicazioni che il tributarista INT deve evidenziare in tutte le comunicazioni con i propri assistiti, ma questo non solo per previsione legislativa e giurisprudenziale; anche per l’orgoglio del senso di appartenenza. Per cui nessuna velleità, da parte nostra, di essere equiparati ad altre figure professionali, ma solo il fermo diritto allo svolgimento della nostra attività professionale. L’attività di donne e uomini che lavorano e danno lavoro, nel rispetto dell’ordinamento, dei propri assistiti e delle altre professioni, ma che al tempo stesso pretendono rispetto.”.
Alessia Lupoi
Sitografia
www.tributaristi-int.it