Trasparenza prezzi dei carburanti, la Legge di conversione in GU

Dopo il via definitivo di Camera e Senato al decreto-legge n. 5 del 14 gennaio 2023, il testo della Legge di conversione è approdato in Gazzetta Ufficiale n. 63 del 15 marzo 2023.

Nel dettaglio le disposizioni di maggior interesse, incluse nella Legge n. 23 del 10 marzo 2023.

Buoni carburante

I datori di lavoro privati possono erogare dei buoni carburante ai propri dipendenti. Tali buoni non concorrono alla formazione del reddito del lavoratore, se di importo inferiore a 200 euro. La Legge di conversione ha escluso, però, dall’esenzione i contributi previdenziali ed assicurativi che dovranno essere corrisposti dal datore e dal lavoratore.

Trasparenza prezzi dei carburanti

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy gioca un ruolo fondamentale nell’assicurare la trasparenza dei prezzi all’utente finale. E’ il MIMIT, infatti, che provvede all’elaborazione dei dati e al calcolo della media aritmetica, su base regionale e delle province autonome, dei prezzi comunicati dagli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione in impianti situati fuori della rete autostradale nonché quelli operanti lungo la rete autostradale.

Ne cura, inoltre, anche la pubblicazione nel proprio sito internet istituzionale e mette a disposizione, in maniera del tutto gratuita e mediante un soggetto in house oppure sulla base di convenzioni stipulate con amministrazioni pubbliche, un’applicazione informatica che consenta la consultazione dei prezzi medi ed anche quelli praticati dai singoli esercenti.

Sanzioni

In caso di violazione degli obblighi di comunicazione, all’esercente si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 200 a 2.000 euro, tenendo conto anche del livello di fatturato per la giornata in cui la violazione è avvenuta.

Ove la violazione sia reiterata per almeno quattro volte, anche non consecutive nell’arco di sessanta giorni, può essere disposta la sospensione dell’attività fino a trenta giorni.

Servizio trasporto pubblico

Una ulteriore misura pensata al fine di mitigare l’impatto del rincaro dei prezzi dei prodotti energetici sulle famiglie riguarda la messa a disposizione di buoni per il trasporto pubblico.

E’, infatti, istituito un fondo con dotazione pari a 100 milioni di euro per il 2023, finalizzato a riconoscere un buono da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale oppure per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.

Il buono, il cui valore risulta pari al 100% della spesa da sostenere per l’acquisto dell’abbonamento e, comunque, non superiore a 60 euro, è riconosciuto in favore delle persone fisiche che nell’anno 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.

Sitografia

www.gazzettaufficiale.it

www.dottrinalavoro.it

www.redigo.info

Melania Baroncini