SURE confermato. Informativa Cndcec

SURE. Il Consiglio e la Fondazione nazionali dei commercialisti sono giunti all’informativa periodica n. 6/2021, sull’ “Attività Internazionale – International update n. 6/2021”, un’analisi approfondita sulle misure economiche adottate in ambito europeo ed internazionale per contrastare la pandemia.

Nel documento, l’attenzione massima è al rapporto della Commissione europea sull’utilizzo di SURE, che ha confermato lo strumento da 100 miliardi di euro come fondamentale nella strategia UE per proteggere i lavoratori e limitare le conseguenze socioeconomiche della pandemia.

SURE strumento fondamentale di contrasto alla crisi socioeconomica

I prestiti erogati finora hanno consentito un notevole risparmio in termini di interessi e finanziato le misure a sostegno dell’occupazione.

Nel 2020, evidenzia la relazione, lo strumento ha sostenuto tra i 25 e i 30 milioni di persone, circa un quarto del numero totale di persone occupate nei 18 Stati membri beneficiari. Si sono poi avvalse di SURE tra 1,5 e 2,5 milioni di imprese colpite dalla pandemia, che hanno così potuto mantenere i propri lavoratori.

Fronte europeo

La Commissione europea ha appena pubblicato un documento di lavoro sui risultati della valutazione degli aspetti procedurali e giurisdizionali del controllo delle concentrazioni svolto dall’UE.

La valutazione ha analizzato, in particolare, l’efficacia delle soglie basate sul fatturato nell’individuare le concentrazioni che potrebbero avere un impatto significativo sulla concorrenza nel mercato interno e l’adeguatezza delle misure di semplificazione già introdotte.  

Il Consiglio europeo, invece, ha adottato nuove norme finalizzate a potenziare la cooperazione amministrativa nel settore fiscale e affrontare le sfide poste dall’economia digitale.

Tali norme riguardano le piattaforme che operano all’interno, ma anche all’esterno dell’Unione e consentiranno alle autorità fiscali nazionali di individuare i redditi percepiti attraverso gli strumenti digitali, definendo i relativi obblighi fiscali. 

Da ultimo, l’Unione Europea ha recentemente approvato una nuova normativa, che entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2021, per garantire la parità di condizioni alle imprese UE e la semplificazione dell’IVA per quelle impegnate nell’e-commerce transfrontaliero.

Tra gli effetti attesi dall’applicazione delle nuove disposizioni ci sono:

a. un aumento delle entrate pubbliche;

b. la riduzione delle frodi;

c. un maggior numero di pagamenti dell’IVA e il loro adeguamento alla digitalizzazione dell’UE.

Fonte: Press