Decreto Ristori quinquies: ipotesi proroga Cig e blocco licenziamenti

Il Decreto Ristori quinquies è al vaglio dell’Esecutivo.

Sembra prevederà ulteriori 26 settimane di Cassa integrazione emergenziale e che proseguirà il blocco dei licenziamenti dopo il 31 marzo 2021, pur se solo per le imprese dei settori colpiti dalla crisi.

Decreto Ristori quinquies: ammortizzatori emergenziali

Quello degli ammortizzatori è forse uno tra i temi più attenzionati, che vorrebbe estesa (come anticipato, di 26 settimane) la Cig Covid, garantendo una maggiore copertura per assegno ordinario e Cigd.

Parallelamente, nel testo prossimo a vedere la luce dovrebbe essere confermato l’esonero contributivo alternativo all’utilizzo della cassa Covid per i datori che fanno rientrare i dipendenti al lavoro.

Già il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, aveva anticipato giorni fa una “consistente proroga” della Cig Covid con il prossimo decreto Ristori, ipotizzando tuttavia 18 settimane, non 26.

Decreto Ristori quinquies: blocco licenziamenti

Come sulla Cig, anche sul blocco dei licenziamenti il Governo sta agendo, ma potrebbe anch’esso non essere più generalizzato.

La conferma giunge dalle secche parole del viceministro all’Economia, Antonio Misiani: “L’Italia non può permettersi un’ondata di licenziamenti, ma non possiamo nemmeno andare avanti con una logica emergenziale. Personalmente credo che il blocco debba essere prorogato per i settori maggiormente in crisi, mentre chi ha recuperato i livelli del 2019 credo debba lavorare per tornare alla normalità”.

E’ atteso il via libera delle Camere allo scostamento da 32 miliardi, che consentirà al Governo l’utilizzo delle nuove risorse per finanziare il decreto Ristori 5.

Fonte: Ansa