Superbonus 110% al via con requisiti e asseverazione

Sono pubblicati su Gazzetta Ufficiale (n. 246 del 5 ottobre 2020) i due attesi decreti MiSE del 6 agosto 2020 attuativi del “Superbonus 110%”.

Superbonus 110%: requisiti

Il “decreto requisiti” definisce i requisiti tecnici che devono soddisfare, dal 6 ottobre 2020, gli interventi che danno diritto alla detrazione delle spese sostenute per l’efficienza energetica del patrimonio edilizio.

Definisce anche i requisiti tecnici che devono soddisfare, dal 6 ottobre 2020, gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici.

Contiene:

a. i requisiti tecnici che devono soddisfare gli interventi che beneficiano delle agevolazioni di cui all’ “Ecobonus”, al “Bonus facciate” e al “Superbonus 110%”;

b. i massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento;

c. le procedure e le modalità di esecuzione di controlli a campione eseguiti dall’ENEA, volti ad accertare il rispetto dei requisiti che determinano l’accesso al beneficio.

Superbonus 110%: asseverazione

il “decreto asseverazione” disciplina contenuto e modalità di trasmissione dell’asseverazione dei requisiti per gli interventi.

Per i medesimi interventi, il decreto disciplina modalità di verifica ed accertamento delle:

asseverazioni;

attestazioni e

certificazioni infedeli al fine dell’irrogazione delle sanzioni previste dalla legge.

L’asseverazione potrà riguardare interventi conclusi o in uno stato di avanzamento delle opere per la loro realizzazione, nella misura minima del 30% del valore economico complessivo dei lavori preventivato.

Il ministro Patuanelli afferma che il Recovery plan italiano dovrà contenere la previsione di un elemento strutturale della misura dell’Ecobonus e Sismabonus al 110%.

Ed in effetti, la misura ha 3 aspetti positivi sui quali puntare.

  1. Il primo elemento è quello del rilancio produttivo di un settore e di una filiera centrale del nostro Paese, che nel corso degli anni ha pagato tutte le crisi economiche a caro prezzo.

2. Il secondo aspetto cruciale è costituito dalle riqualificazioni energetiche e antisismiche del patrimonio residenziale privato.

Al contempo dà garanzia ai cittadini di poter accedere a quegli interventi senza esborso di denaro.

È una misura anche sociale, che garantisce a tutti, a prescindere dalle fasce di reddito, di poter vivere in case efficienti e sicure.

3. Terzo fondamentale elemento è quello del risparmio energetico.

Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, costruito dal nostro Paese nel dicembre 2019, è un piano sfidante che ha degli obiettivi importanti di riduzione delle emissioni.

Il governo italiano ritiene che il settore dell’edilizia debba compartecipare in modo massiccio al raggiungimento di questi obiettivi di target di riduzione delle emissioni di CO2.

Per farlo c’è bisogno di un forte incentivo alla realizzazione di interventi di efficientamento sugli edifici pubblici e privati.