Giudizio penale sul professionista che certifica crediti inesistenti
Se provato il contributo causale della condotta nella realizzazione dei fatto illecito, il professionista che certifica crediti inesistenti denominati “ricerca e sviluppo” concorre nel reato fiscale commesso dagli amministratori. Tuttavia, basandosi sul principio di tipicità della legge penale, la Cassazione – nella sentenza n. 16532, del 5 maggio 2025 – annulla con rinvio la condanna alla reclusione di una commercialista per indebita compensazione ai sensi dell’art. 10-quater del DLgs. 74/2000. I giudici del merito fondavano la decisione sulla circostanza che il professionista avesse certificato crediti inesistenti denominati “ricerca e sviluppo”, utilizzati in compensazione, in concorso con i componenti del consiglio di amministrazione di due società.
Il contributo concorsuale era, così, integrato:
– dalla attività certificatoria di regolarità contabile, come presupposto normativo necessario per l’utilizzo dei crediti di imposta in compensazione;
– dalla consapevolezza di certificare una regolarità contabile inesistente con lo scopo di utilizzare in compensazione crediti di imposta inesistenti, desunta da numero e consistenza delle lacune documentali e dagli errori riscontrati nelle attestazioni.
La fattispecie integra un reato proprio del contribuente, che può comunque realizzarsi mediante l’intervento in concorso di un soggetto terzo (l’intermediario delegato alla redazione e all’inoltro dei modelli di pagamento telematici, in questo caso). Perciò sì, è configurabile il concorso dell’extraneus nel reato proprio, se questi rivesta un ruolo nell’operazione, che potrà essere anche soltanto materiale laddove si provveda o si collabori alla compilazione e/o trasmissione del modello F24.
Certificazione crediti inesistenti: il contributo causale del professionista non è scontato
Ma, poiché nel caso di specie i modelli F24 risultano pacificamente trasmessi dalla società e non dall’intermediario professionale, il contributo concorsuale del professionista va chiarito, non essendo scontato.
Redazione redigo.info