Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive: le ultime regioni si uniscono alla fase sperimentale
La Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche (BDSR), istituita ai sensi dell’articolo 13-quater, comma 4, del Decreto Legge n. 34/2019, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, rappresenta un pilastro fondamentale per la tutela del consumatore, della concorrenza e della trasparenza del mercato.
Coordinamento informativo stato/territori
La BDSR, che opera tramite meccanismi di interoperabilità, rappresenta uno strumento necessario:
- al coordinamento informativo tra i dati dell’amministrazione statale e territoriale
- a mappare gli esercizi ricettivi su scala nazionale
- al contrasto di forme irregolari di ospitalità
- a facilitare la visione complessiva dell’offerta turistica in Italia
Tramite la piattaforma è infatti possibile richiedere il CIN (Codice Identificativo Nazionale), da utilizzare per la pubblicazione di annunci e per l’esposizione delle strutture e degli immobili: i titolari potranno visualizzare i dati delle strutture associate al proprio codice fiscale.
Nello specifico le informazioni contenute nella banca dati riguardano:
- la tipologia di alloggio
- l’ubicazione
- la capacità ricettiva
- il soggetto (titolare o gestore) che esercita tale attività ricettiva
- il codice identificativo regionale o il codice alfa numerico univoco
La fase sperimentale della Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive
Dal 28 agosto, informa il Ministero del Turismo, anche le ultime Regioni Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Umbria e la Provincia Autonoma di Trento hanno dato avvio alla fase sperimentale della BDSR, che vede già protagoniste le Regioni Emilia Romagna, Piemonte, la Regione autonoma Valle d’Aosta, Abruzzo, Calabria, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto e la Provincia autonoma di Bolzano.
In questa fase sperimentale, si precisa, non sono previste sanzioni ed è consentito ai cittadini che lo desiderano di adeguarsi con anticipo agli obblighi correlati al codice identificativo: le disposizioni del Decreto Legge n. 145/2023 saranno infatti applicabili solo dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Avviso attestante l’entrata in funzione della BDSR su scala nazionale.
Alessia A. Mirabella
Redazione redigo.info