Recovery plan, ora tocca all’UE

Recovery plan: il Governo ha trasmesso al Parlamento il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) il 25 aprile 2021, ed immediato è stato il via libera dalle Camere (27 aprile): 442 voti a favore, 19 contrari, 51 astenuti.

Il piano è da 248 miliardi.

Il PNRR prevede un corposo e organico pacchetto di investimenti e riforme, con l’obiettivo di:

– modernizzare la pubblica amministrazione;

– rafforzare il sistema produttivo;

– intensificare gli sforzi nel contrasto alla povertà, all’esclusione sociale e alle disuguaglianze,

per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo, rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la crescita italiana negli ultimi decenni.

Recovery: 6 missioni per la crescita e la modernità

Si articola in 6 Missioni – digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute – e 16 Componenti.

E’ in piena coerenza con i sei pilastri del NGEU e soddisfa i parametri fissati dai regolamenti europei, con una quota di progetti “verdi” pari al 40 per cento del totale e di progetti digitali pari al 27 per cento.

Il 40 per cento circa delle risorse territorializzabili è destinato al Mezzogiorno, a testimonianza dell’attenzione al tema del riequilibrio territoriale.

Il Piano è fortemente orientato all’inclusione di genere e al sostegno all’istruzione, formazione e occupazione dei giovani e contribuisce a ciascuno dei 7 progetti di punta (European flagship) della Strategia annuale sulla crescita sostenibile dell’UE.

Gli impatti ambientali indiretti sono stati valutati e la loro entità minimizzata, in linea con i principi che ispirano il NGEU.

Il Governo intende attuare 4 importanti riforme di contesto:

1. pubblica amministrazione;

2. giustizia;

3. semplificazione della legislazione;

4. promozione della concorrenza.

Gli investimenti previsti avranno un impatto significativo sulle principali variabili macroeconomiche e miglioreranno in maniera importante gli indicatori sui divari territoriali, l’occupazione giovanile e quella femminile.

Il programma di riforme potrà ulteriormente accrescere questo impatto.

Inoltre, nel quadro di una più ampia e ambiziosa politica di ammodernamento del Paese, il Governo intende aggiornare e perfezionare le strategie nazionali in tema di sviluppo e mobilità sostenibile, ambiente e clima, idrogeno, automotive, filiera della salute.

Alle risorse previste dal PNRR si aggiungono quelle della programmazione nazionale complementare, quelle rese disponibili dal REACT-EU e quelle derivanti dalla programmazione dei fondi strutturali e di investimento UE.

Fonte: Governo – Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri n. 15 del 25 aprile 2021