Mobility manager, vicino il decreto che lo rende obbligatorio

“Questa settimana spero che sarà approvato da me e dal ministro Cingolani – numero uno del Dicastero della Transizione ecologica, ndr – il decreto che rende obbligatorio il mobility manager per le città oltre i 50.000 abitanti e per le imprese oltre i 100 addetti. Il decreto è pronto, spetterà agli enti locali attuarlo”.

Il titolare del Ministero dello Sviluppo, Giorgetti, dà un termine al decreto che renderà obbligatoria questa figura professionale, introdotta nel 1998 da un decreto interministeriale che delineava 2 specifiche figure:

il mobility manager d’azienda;

il mobility manager d’area.

Che ruolo ha il mobility manager aziendale?

Il mobility manager aziendale ha incarico di ottimizzare gli spostamenti sistematici dei dipendenti. Ha obiettivo di ridurre l’uso dell’auto privata adottando, tra l’altro, strumenti come il Piano spostamenti casa-lavoro (PSCL) che favorisce soluzioni di trasporto alternativo a ridotto impatto ambientale:

– car pooling;

– car sharing;

bike sharing;

– trasporto a chiamata;

– navette, ecc…

Per giungere a cosa?

  • Generale riduzione del traffico veicolare;
  • risparmio energetico;
  • contrazione delle emissioni inquinanti atmosferiche ed acustiche;
  • riduzione delle emissioni di gas serra;
  • riduzione dei fenomeni di congestione stradale;
  • aumento della sicurezza stradale.

Come funziona?

Per «favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane mediante la riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato», imprese e le pubbliche amministrazioni con più di 100 dipendenti ubicate nei comuni con più di 50 mila abitanti devono adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, il citato Piano spostamenti casa-lavoro del proprio personale, e nominare «un mobility manager con funzioni di supporto professionale alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali».

Mobility manager e smart working

Al nuovo manager «spetterà anche di capire come spalmare lo smart working lungo la settimana» ad esempio evitando che la scelta di lavorare da remoto cada per tutti i lavoratori sul venerdì, così «creando un intasamento negli altri giorni», spiega il ministro Giorgetti.

L’obbligatorietà non sembra porterà anche sanzioni, ma interesse del Governo è costruire una rete di interlocutori nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni, partendo dalle politiche di trasporto locale.

Fonte: Ansa

Fonte: ilcorriere.it

Fonte: Wikipedia