Iva: più tempo ai soggetti passivi

Iva: il decreto “Sostegni” rinvia il processo di predisposizione, da parte del Fisco, dei documenti rilevanti ai fini dell’imposta. Così:

– per i registri e le comunicazioni delle liquidazioni periodiche, si comincerà con le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate dal 1° luglio 2021;

– per le dichiarazioni annuali, invece, si inizierà con le operazioni avvenute dal 1° gennaio 2022.

Lo slittamento è previsto dall’articolo 1, comma 10, del decreto legge n. 41/2021 (Sostegni), ed ha, spiega la relazione illustrativa, l’obiettivo di lenire le difficoltà che la situazione di emergenza epidemiologica comporta, per gli operatori Iva e per gli intermediari, nell’adeguamento delle procedure informatiche connesse alla fatturazione elettronica.

Iva: la norma ritoccata e il nuovo calendario

La disposizione sulla quale interviene il decreto “Sostegni” è l’articolo 4 (Semplificazioni amministrative e contabili), comma 1, del Dlgs n. 127/2015.

Il decreto “Sostegni” interviene sull’articolo disponendo un ulteriore spostamento in avanti dell’avvio sperimentale del processo di semplificazione degli adempimenti a carico dei soggetti passivi Iva.

Due le nuove date di partenza:

1. la predisposizione delle bozze dei registri Iva e delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche (modelli Lipe) è rinviata alle operazioni effettuate a partire dal 1° luglio 2021, non più dal 1° gennaio 2021;

2. la bozza della dichiarazione annuale Iva sarà messa a disposizione dei soggetti passivi a decorrere dalle operazioni poste in essere dal 1° gennaio 2022, non più dal 1° gennaio 2021.

Si tratta, quindi, della dichiarazione che dovrà essere presentate entro il mese di aprile del 2023.

Fonte: Mef – Dipartimento delle Finanze

Fonte: FiscoOggi