Lavoro in somministrazione, approfondimento Anpal

Sul lavoro in somministrazione Anpal realizza un interessante approfondimento nel quale riporta l’analisi delle dinamiche del lavoro in somministrazione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2020 (con estrazione dei dati effettuata il 1° marzo 2021).

Nello specifico, mediante il ricorso alle informazioni contenute nell’Archivio delle Comunicazioni Obbligatorie del Ministero del Lavoro è stato possibile seguire le attivazioni, cessazioni e trasformazioni dei contratti in somministrazione lungo tutto l’anno 2020 e confrontare gli andamenti con quanto avvenuto nell’anno 2019.

Le elaborazioni e le analisi riportate nell’approfondimento offrono un quadro informativo circa la quantità di lavoro interessato dai contratti in somministrazione nel periodo contrassegnato dalla gestione dell’emergenza sanitaria e dalla adozione di misure di contenimento del virus COVID-19.

Le informazioni sono state organizzate tenendo in considerazione il complesso dei dispositivi normativi che hanno più direttamente interessato l’inibizione e il riavvio delle attività economiche e produttive.

Per l’anno 2020 sono stati dunque individuati cinque distinti intervalli di tempo.

1. Il primo interessa i giorni dal 1° gennaio all’8 marzo e include il periodo in cui sono state messe in atto le prime misure di contrasto alla diffusione del virus – secondo quanto disposto dal DPCM del 23 febbraio 2020 – limitate solo ad alcune aree geografiche.

2. Il secondo va dal 9 marzo (data a partire dalla quale le misure di contenimento si estendono a tutto il territorio nazionale) fino al giorno 10 giugno e comprende le misure previste dal DPCM del 26 aprile con effetto dal 4 maggio. Benché, infatti, da questa data siano stati consentiti i primi spostamenti territoriali e le primissime aperture, nei fatti, gli andamenti dell’occupazione in somministrazione non hanno subito significative variazioni.

3. Il terzo va dalla prima decade di giugno al 30 settembre, periodo entro il quale sostanzialmente ripartono – a seguito del DPCM dell’11 giugno – tutte le attività economico-professionali e si ripristina la mobilità sul territorio nazionale e internazionale.

4. Il quarto ha interessato i mesi di ottobre e novembre 2020 (caratterizzati da misure di contenimento del virus applicate di volta in volta su porzioni territoriali differenti).

5. il quinto infine coincide con il mese di dicembre, contraddistinto almeno in parte da nuove restrizioni nella mobilità all’interno e tra regioni e durante il periodo natalizio (secondo quanto contenuto nel DPCM del 3 dicembre 2020).

Lavoro in somministrazione, i contratti diminuiscono significativamente

L’anno 2020 segna per i contratti in somministrazione una contrazione significativa delle attivazioni.

Si tratta, in particolare, del -25,8% di contratti attivati rispetto all’anno 2019.

Sulla decrescita, leggiamo, incide in particolar modo il picco negativo delle attivazioni rilevato nel trimestre marzo-giugno (-54,1%) su cui non riesce a incidere neanche il recupero – perché inferiore allo stesso periodo dell’anno 2019 – di nuove attivazioni avvenuto nei mesi successivi e su cui si
innesta l’ulteriore segno negativo che contraddistingue il mese di dicembre (-29,9%).

In valori assoluti, il numero delle attivazioni cumulate nell’anno 2020 supera di poco il milione di unità (contro il milione e 400mila dell’anno 2019).

Invitiamo a proseguire la lettura dell’approfondimento.

Fonte: Anpal


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