Resto qui, estensione di Resto al Sud 2021

L’intervento di ‘Resto al Sud’ – iniziativa promossa da Invitalia che intende sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e di liberi professionisti nelle regioni italiane del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) nella nuova edizione – Resto al Sud 2021 – si estende alle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria), ambito territoriale in cui il progetto nazionale muta il nome in ‘Resto qui’.

Resto qui, declinazione locale di Resto al Sud

L’incentivo, declinazione locale di ”Resto al Sud”, prevede:

a. contributi a fondo perduto del 50%;

b. finanziamenti a tasso zero per la costituzione di nuove imprese.

La dotazione è di 1,2 miliardi di euro. Vengono finanziate le spese per nuovi progetti imprenditoriali nei seguenti ambiti:

attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;

fornitura di servizi alle imprese e alle persone;

turismo;

attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).

Sono ammissibili all’agevolazione spese sostenute da imprese, costituite anche dopo il 21/6/2017, per:

– ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (fino ad un massimo del 30% del programma di spesa);

– macchinari, impianti e attrezzature nuovi (quindi beni strumentali, inclusi impianti energetici);

– programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;

– spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa.

Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.

Da quest’anno, la Legge di Bilancio 2021 amplia la platea dei beneficiari e si rivolge agli imprenditori fino a 55 anni d’età (il precedente limite era di 45 anni), anche nell’intento di sostenere una delle categorie più in sofferenza del mercato del lavoro post-Covid.

Attenzione: per le aree del cratere sismico non ci sono limiti di età.

Le agevolazioni coprono il 100% delle spese di start up o sviluppo d’impresa, con un finanziamento massimo che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.

Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.

Le agevolazioni sono così composte:

50% di contributo a fondo perduto;

50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI.

Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.

Le domande possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia.

I progetti vengono valutati in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione.