Smart working. Convertito il Dl n. 125: colmato un vuoto

Approvato in via definitiva, il 25 novembre 2020 dalla Camera dei deputati, il Ddl di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 125/2020, recante misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta Covid, nonché per l’attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020. La notizia giunge da una comunicazione pubblicata nei Notiziari on-line della Camera.

Il Decreto proroga lo stato di emergenza al 31 gennaio 2021.

In materia di sicurezza sul lavoro, il Decreto apporta modifica al Testo Unico di Salute e Sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008) all’Allegato XLVI inserendo nella sezione VIRUS, la voce SARS-CoV-2.

Inoltre, risultano confermati:

• smart-working in assenza di accordo tra le parti;

• scadenze per la formazione (RSPP, addetti antincendio e primo soccorso, conducenti di attrezzature pericolose ecc.);

• erogazione di corsi di formazione in modalità a distanza sincrona, in luogo dei corsi in presenza.

Smart working: colmato un vuoto

In tema di smart working, il Dl n. 125 del 7 ottobre 2020, operativo dal giorno seguente, forniva nuove istruzioni sui tempi di applicazione di alcune eccezioni alle procedure ordinarie legate al periodo emergenziale, tra cui la comunicazione con procedura semplificata senza la necessità di inviare accordi individuali o autocertificazioni (prevista dall’articolo 90 del Dl c.d. “Rilancio”).

Il testo stabiliva, però, che la via semplificata poteva essere usata fino al 31 dicembre 2020 lasciando, in questo modo, un mese scoperto: dal 1° gennaio 2021 i datori di lavoro avrebbero dovuto utilizzare la procedura ordinaria per la comunicazione dello smart working.

Sul tema era intervenuto il Ministero del Lavoro con una FAQ pubblicata nelle scorse settimane, ove stabiliva la possibilità di utilizzare la procedura semplificata fino al 31 gennaio 2021. Un chiarimento che, tuttavia, entrava palesemente in contrasto con la disposizione di legge.

L’appena intervenuta conversione in Legge del Dl n. 125/2020 elimina ogni dubbio: smart working con procedura semplificata fino al 31 gennaio 2021.