Informativa dei commercialisti su Covid-19: International update

Il Consiglio e la Fondazione nazionali dei commercialisti hanno pubblicato l’informativa periodica dedicata all’Attività Internazionale “Covid-19: International update n. 18”, che analizza le misure economiche adottate in ambito europeo ed internazionale per contrastare la pandemia da Covid-19.

L’Unione europea rinnova il suo impegno per sostenere sistemi sanitari ed economie.

Tra le novità di queste settimane, la redazione PRESS sottolinea l’accordo raggiunto in sede di Consiglio tra il Parlamento europeo e gli Stati membri sul prossimo bilancio UE a lungo termine e su Next Generation EU, il programma per la ripresa che include il Recovery Fund. Il pacchetto, per complessivi 1.800 miliardi di euro, contribuirà a ricostruire un’Europa più verde, digitale, resiliente e pronta per le sfide presenti e future.

Informativa CN e FN: previsioni

Secondo le previsioni economiche di autunno 2020, l’economia della zona euro subirà una contrazione del 7,8% nel 2020, prima di crescere del 4,2% nel 2021 e del 3% nel 2022. Rispetto alle previsioni economiche dell’estate 2020, le proiezioni di crescita per la zona euro e per l’UE sono leggermente più elevate per il 2020 e inferiori per il 2021.

In ogni caso, si prevede che nel 2022 sia il prodotto della zona euro che quello dell’UE non torneranno ai livelli precedenti alla pandemia.

Le previsioni per l’Italia annunciano una recessione del 9,9% nel 2020 rispetto al -11,2% stimato a luglio. Il prossimo anno la ripartenza sarà del 4,1% anziché del 6,1%. Dati che, secondo Bruxelles, nel 2021 faranno salire la disoccupazione all’11,6% e non permetteranno neppure al nostro Paese di tornare a livelli pre-covid entro la fine del 2022.

ECOFIN: piano d’azione con autorità di vigilanza europea

Il Consiglio ECOFIN ha approvato il Piano d’azione per una politica integrata dell’Unione in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo attraverso l’istituzione di un’autorità di vigilanza europea, che avrà poteri di intervento diretto, ma potrà anche sostituirsi alle autorità nazionali in situazioni chiaramente definite ed eccezionali.

FMI: prestito alle PMI ancora limitato

Infine, il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato i risultati del sondaggio annuale Financial Access Survey (FAS) sull’accessibilità e sull’utilizzo dei servizi finanziari. Nonostante i progressi registrati, gli indicatori mostrano che numerose sfide rimangono ancora aperte, tra queste quella per le PMI, in favore delle quali l’attività di prestito rimane ancora troppo limitata.