Pacchetto 4.0 impulso alle imprese innovative
Pacchetto 4.0: all’assemblea di Unioncamere, il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ha sostenuto: “l’implementazione del pacchetto 4.0 è un’implementazione forte che ha all’interno le agevolazioni per l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali, ha il credito d’imposta R&S innovazione e design e ha tutta la parte sulla formazione”.
Ed ha aggiunto: “Questo pacchetto rafforzato è strutturato su tre anni e può dare impulso a quelle imprese che vogliono investire per rinnovarsi e rinnovare il proprio prodotto”.
Il riferimento è, sostanzialmente, al “Piano nazionale Impresa 4.0 2017-2020“, attivato tre anni fa dall’allora ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.
Pacchetto 4.0. Quali misure contiene?
Il “Pacchetto” comprende una serie di misure che tendono a supportare le imprese nell’acquisizione di competitività tramite:
la digitalizzazione dei processi produttivi;
la valorizzazione della produttività dei lavoratori;
formazione di competenze adeguate per lo sviluppo di nuovi prodotti e processi.
Il Piano attribuisce un ruolo importante alle Camere di commercio nel processo di digitalizzazione delle imprese e, più in generale, di modernizzazione del Paese tramite la realizzazione di progetti e l’erogazione di servizi specifici.
Piano nazionale Impresa 4.0
A cosa serve?
Supportare e incentivare le imprese che investono in:
– beni strumentali nuovi;
– beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Quali vantaggi?
Iperammortamento:
• Supervalutazione del 250% degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing.
• Supervalutazione, in caso di investimenti sia in beni materiali 4.0 che in beni immateriali 4.0, del 140% del costo di acquisizione dei beni immateriali (software) funzionali alla trasformazione tecnologica in chiave Industria 4.0.
Superammortamento:
• Supervalutazione del 130% degli investimenti in beni strumentali nuovi acquistati o in leasing.
• Le misure sono cumulabili tra di loro e con le altre misure incluse nel Piano Impresa 4.0.
A chi si rivolge?
Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, comprese le imprese individuali assoggettate all’IRI, con sede fiscale in Italia, incluse le stabili organizzazioni di imprese residenti all’estero, indipendentemente da:
forma giuridica;
dimensione aziendale;
settore economico in cui operano.
Come si accede?
Si accede in maniera automatica in fase di redazione di bilancio e tramite autocertificazione.
Il diritto al beneficio fiscale matura quando l’ordine e il pagamento di almeno il 20% di anticipo sono effettuati entro il 31 dicembre 2018 e la consegna del bene avviene entro il 30 giugno 2019 per i beni oggetto del superammortamento o il 31 dicembre 2019 per i beni oggetto dell’iperammortamento.
Per gli investimenti in iperammortamento superiori a 500.000 € per singolo bene è necessaria una perizia tecnica giurata da parte di un perito o ingegnere iscritti nei rispetti albi professionali attestante che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi di cui all’allegato A o all’allegato B della legge di Bilancio 2017.