Nadef, Gualtieri: rilancio strutturale e riforme

La Nadef aggiorna le stime economiche sull’impatto della pandemia da Covid-19, anche alla luce degli effetti degli interventi del Governo, che nel complesso ammontano a oltre il 6% del PIL.

“Nel confronto internazionale la combinazione delle misure di politica sanitaria e di politica economica si è rivelata, ad oggi, tra le migliori, riuscendo a garantire un efficace contrasto alla diffusione del virus e al contempo la maggior tutela possibile dei redditi e della capacità produttiva”.

E’ quanto scritto dal Ministro Gualtieri nella premessa della Nota.

Lo scenario considerato tiene conto delle capacità di ripresa mostrate della nostra economia: da maggio 2020 l’economia ha cominciato a riprendere, sorprendendo al rialzo la maggior parte dei previsori.

Per il terzo trimestre, il MEF stima un rimbalzo superiore a quello ipotizzato nel DEF, perché gli ultimi indicatori disponibili tracciano un andamento in crescita nei mesi estivi per:

  • produzione industriale;
  • settore delle costruzioni;
  • fatturato dei servizi.

In questo contesto, la Nadef traccia il percorso per proseguire il passaggio dalla fase della protezione del nostro tessuto economico-sociale a quella del rilancio della crescita.

Infatti, la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza:

– definisce il perimetro di finanza pubblica nel quale si iscriveranno le misure della prossima Legge di Bilancio, il cui obiettivo sarà sostenere la ripresa dell’economia italiana nel triennio 2021-2023

e

– delinea uno scenario macroeconomico e di finanza pubblica che incorpora le risorse europee per l’Italia (Next Generation EU e Recovery and Resilience Facility).

La Nadef per il 2020 presenta un orizzonte ampio, arrivando al 2026 per mostrare la coerenza tra gli andamenti di finanza pubblica e le risorse rese disponibili in ambito europeo.

Nadef: strategia per il debito pubblico

La Nota delinea una strategia per porre il nostro debito pubblico su un sentiero credibile e sostenibile di discesa strutturale.

Rispetto al 2020, nel quadro programmatico di finanza pubblica, il rapporto debito/PIL nel 2021 è previsto in calo di 2,4 punti percentuali, dal 158% al 155,6%.

Per gli anni successivi, alla luce del positivo impatto del PNRR e delle relative risorse, viene delineato un percorso di graduale riduzione del rapporto debito/PIL, con l’obiettivo di riportare il debito al livello pre-Covid in un decennio.

Prospettiva resa credibile dalla tendenza del disavanzo a legislazione vigente nel corso del prossimo triennio e dall’assenza di clausole di salvaguardia che restituisce un quadro realistico dello stato delle finanze pubbliche.

“Abbiamo di fronte a noi l’opportunità di rilanciare la crescita del nostro Paese in chiave di sostenibilità ambientale e sociale, nonché di sciogliere nodi strutturali, disparità sociali e territoriali che si trascinano da lungo tempo.”.

Ciò richiede un cambio di passo e di mentalità da parte delle istituzioni e delle componenti dell’economia e della società italiana”, scrive il titolare dell’Economia.

Nadef: ripresa e resilienza per rilancio e riforme

Gli interventi del Piano per la ripresa e la resilienza (PNRR) che il Governo presenterà in seguito all’accordo in seno alle istituzioni europee, consentiranno:

– il rilancio degli investimenti pubblici e privati;

– l’attuazione di rilevanti riforme strutturali,

in un disegno complessivo di rilancio del Paese e di transizione verso un’economia più innovativa, sostenibile e inclusiva.

Oltre agli interventi volti ad:

– accelerare la transizione ecologica e quella digitale;

– aumentare la competitività e la resilienza delle imprese italiane,

una particolare attenzione verrà dedicata agli investimenti e alle riforme in istruzione e ricerca.

“Tutti insieme siamo chiamati a una grande sfida di responsabilità nella selezione dei progetti, che devono essere valutati nella loro capacità di rilanciare in modo strutturale la crescita e l’occupazione di questo Paese, di ricucirne le fratture territoriali e sociali, di renderlo più innovativo, più forte e più giusto.”

Si tratta di un’occasione unica e irripetibile, non solo per superare le conseguenze della pandemia, ma anche per migliorare e rilanciare il nostro Paese e renderlo protagonista delle sfide del futuro” , ha concluso il Ministro Gualtieri.