Nuove assunzioni: l’Agenzia delle Entrate offre chiarimenti

Nella circolare n. 1 del 20 gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito indicazioni sull’applicazione dell’agevolazione introdotta dall’articolo 4 del D.lgs. n. 216/2023, recentemente prorogata fino al 2027 dalla Legge di Bilancio. La circolare dichiara che, per le imprese e i professionisti che registrano un incremento delle nuove assunzioni, è prevista una maggiorazione del costo del lavoro pari al 20%, che sale al 30% per i lavoratori che necessitano di una maggiore tutela.

I soggetti beneficiari per le nuove assunzioni

Possono accedere al beneficio per le nuove assunzioni i titolari di reddito d’impresa e gli esercenti arti e professioni, anche in forma associata, che ottengono un reddito di lavoro autonomo abituale. Nello specifico, il beneficio riguarda:

  • i soggetti passivi IRES;
  • i soggetti con riferimento alle nuove assunzioni dei lavoratori a tempo indeterminato impiegati in tutto o in parte nell’esercizio dell’attività commerciale (enti non commerciali residenti);
  • le società e gli enti non residenti, con riferimento alle nuove assunzioni relative all’attività commerciale esercitata nel territorio dello Stato mediante una stabile organizzazione;
  • le società di persone ed equiparate;
  • le imprese individuali, comprese le familiari e le aziende coniugali;
  • le persone fisiche non residenti che producono reddito di lavoro autonomo o d’impresa nel territorio italiano.

Inoltre, per accedere all’agevolazione è necessario che l’attività sia stata esercitata nei 365 giorni precedenti al primo giorno del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023.

In cosa consiste il benefit?

L’agevolazione consiste in una maggiorazione del 20% del costo riferito all’incremento occupazionale, deducibile dal reddito d’impresa o di lavoro autonomo. Il costo è calcolato come il minor importo tra il costo effettivo dei nuovi assunti e l’incremento del costo complessivo del personale rispetto all’esercizio precedente.

La maggiorazione può salire al 30% per categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela come disabili, donne con figli, vittime di violenza e giovani ammessi agli incentivi.

I requisiti da rispettare

La circolare stabilisce che i datori di lavoro devono verificare due condizioni per accedere alla maggiorazione:

  • incremento occupazionale: il numero dei dipendenti a tempo indeterminato deve essere superiore a quello medio del periodo d’imposta precedente;
  • incremento occupazionale complessivo: il numero totale di lavoratori (compresi i tempo determinato) deve essere maggiore o uguale a quello medio del periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023.

In aggiunta, vengono precisate le modalità di calcolo dell’incremento occupazionale in specifiche situazioni come cessione del contratto, trasferimento d’azienda, distacco, somministrazione di personale e conversione di contratti da determinato a indeterminato.

Redazione redigo.info