Garante approva codice di condotta Assosoftware
Emerge la concreta esigenza, per le imprese produttrici rappresentate da Assosoftware, di assicurare che le attività svolte nell’ambito dell’intero ciclo di vita del software gestionale – dalla progettazione, alla produzione, allo sviluppo (sino alla sua installazione e messa in esercizio) – si conformino ad elevati livelli di protezione dei dati personali, allo scopo di:
– favorire il rispetto del regolamento;
– rafforzare la fiducia degli utilizzatori del software verso l’adozione di soluzioni gestionali in grado di realizzare la transizione digitale e l’innovazione produttiva.
Il codice Assosoftware
Il software gestionale, infatti, consente l’automazione dei principali processi interni di:
– imprese (es. processi di approvvigionamento, gestione del magazzino, vendite, fatturazione, rapporti con i clienti, gestione documentale etc.);
– professionisti (es. software per la gestione dello studio professionale, delle attività di contabilità, tributarie, lavoristiche, legali e fiscali);
– Pubbliche Amministrazioni (es. processi di e-procurement, gestione delle gare e commesse, etc.),
con un evidente e notevole impatto sugli aspetti relativi alla protezione dei dati personali.
In tal senso, si pone, altresì, la ulteriore esigenza di fornire strumenti adeguati di digitalizzazione, anche per favorire la conformità degli operatori più piccoli del mercato che, a livello tecnico e informatico, potrebbero difettare delle risorse o competenze necessarie, e per contemperare le esigenze di semplificazione degli adempimenti delle PMI e dei professionisti con la necessità di garantire un’elevata tutela dei diritti degli interessati.
Per tali ragioni, le imprese produttrici del software gestionale (c.d. «produttori del software» o «Software-House»), associate ad Assosoftware, hanno promosso ed avviato l’elaborazione di un progetto di codice di condotta ai sensi dell’art. 40 del GDPR, diretto a fornire un concreto ed effettivo contributo alla definizione degli impegni assunti per garantire il diritto alla protezione dei dati personali in fase di progettazione e sviluppo di applicazioni, servizi e prodotti software, in considerazione dell’evoluzione tecnologica e dei relativi costi di attuazione, con l’obiettivo di rendere disponibili ai clienti, operanti quali Titolari o responsabili del trattamento, idonei strumenti e funzionalità per adempiere ai loro obblighi di protezione dei dati in relazione ai trattamenti svolti coi predetti software.
Ebbene, con delibera 17 ottobre 2024 il Garante approva il citato codice di condotta.
Redazione redigo.info