“Strumenti per il sociale”: pubblicati i volumi su inclusione sociale e Rete di servizi
Pubblicati sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali i volumi 3 e 4 della collana “Strumenti per il sociale” riguardanti le linee guida per la definizione dei Patti per l’inclusione sociale e per la costruzione delle Reti di servizi connessi all’Assegno di inclusione. I volumi pubblicati sono nati lo scorso maggio con l’obiettivo di armonizzare e definire gli strumenti operativi e metodologici necessari per la sensibilizzazione alla lotta alla povertà e, allo stesso tempo, mettendo a disposizione degli operatori territoriali linee guida da seguire.
Il volume 3 definisce le Linee Guida per la definizione dei Patti per l’inclusione Sociale (PaIS), individuando gli strumenti operativi per la valutazione dei bisogni e dei componenti dei nuclei beneficiari dell’Assegno di inclusione individuati dai servizi sociali comunali. Tali strumenti, previsti dalla legge 48/2023, sono finalizzati ad affiancare gli operatori dei servizi sociali, i centri per l’impiego e tutte le altre figure territoriali in collaborazione all’interno dell’ADI.
Il volume 4, invece, definisce le Linee Guida per la costruzione di Reti di servizi, connessi all’attuazione dell’ADI, approvate con DM n. 93 dell’11 giugno 2024. Il documento fornisce orientamenti utili alla formazione e allo sviluppo delle Reti istituzionali, quali modello di accompagnamento delle persone e della famiglie in difficoltà all’Assegno di inclusione e all’attivazione sociale e lavorativa.
Gli obiettivi dei volumi
L’Assegno di inclusione, come noto, opera su un doppio senso. Se da un lato vi è l’erogazione di un contributo economico necessario, dall’altro, l’ADI inserisce il beneficiario all’interno di un percorso personalizzato che prevede un programma di interventi mirati a mettere in relazione i territori, le opportunità e i servizi necessari.
Premesso questo, si spiega l’importanza dei volumi Guida: la possibilità di avere a disposizione delle Linee Guida e degli strumenti per far interagire gli attori coinvolti e i territori, compresi gli enti pubblici, è di grande importanza ed utilità per far sì che l’Assegno di inclusione non sia soltanto un contributo economico ma anche una rete di supporto in grado di orientare il beneficiario nel mondo del lavoro in un’ottica di emancipazione sociale.
Redazione redigo.info