Favor rei escluso? Lo schema di decreto è esposto a incostituzionalità
Giorni fa, il CNO dei Consulenti del Lavoro – in audizione presso le Commissioni riunite Finanze e Giustizia della Camera dei Deputati sullo schema di decreto legislativo recante la revisione del sistema sanzionatorio tributario – formulava osservazioni e proposte, tra le quali prevedere l’applicazione del favor rei per le sanzioni amministrative applicabili alle violazioni commesse precedentemente, se più favorevoli al contribuente.
I professionisti della materia lavoro condividono, in larga parte, le numerose modifiche introdotte dall’articolo 2 dello schema del decreto legislativo, che intervengono soprattutto sugli importi delle sanzioni che, a seconda dei casi, vengono diminuite o abolite.
Espresso “un complessivo apprezzamento per le disposizioni contenute nello schema”, i Consulenti riassumono in un documento suggerimenti “ancor più opportuni per l’efficacia che possono esplicare in una fase così importante dell’attuazione della legge delega di riforma fiscale”. In particolare, l’articolo 5 dello schema di decreto prevede, al comma 1, che “le disposizioni […] si applicano alle violazioni commesse a partire dal 30 aprile 2024”. Ne consegue “l’irretroattività delle norme più favorevoli per il contribuente introdotte dalle disposizioni in esame, con riferimento alle sanzioni amministrative”.
Favor rei, la disposizione dello schema di dlgs che lo esclude potrebbe violare la Costituzione
Il parere del CNO è che la disposizione, escludendo il favor rei, si espone “a possibili censure di costituzionalità per violazione degli articoli 3 e 117, comma 1, della Costituzione”. E’ irragionevole punire in misura più grave un soggetto per un fatto che, secondo la legge posteriore, “non è illecito o è sanzionato più lievemente”. Il suggerimento è, perciò, di prevedere l’applicazione retroattiva del favor rei.
Tra le altre, infine, la proposta della Categoria che prevede la compensazione dei crediti fiscali con somme dovute per interessi e sanzioni per mancati versamenti di imposte sui redditi dichiarati.
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