Partecipazione dei lavoratori all’impresa, proposte di legge da AE

Nel corso dell’audizione del 28 febbraio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha fatto il punto sugli incentivi fiscali previsti dalle proposte di legge unificate riguardanti la partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell’impresa. Cinque sono le proposte di legge abbinate, di iniziativa popolare, il cui obiettivo comune è realizzare meccanismi che favoriscano la partecipazione dei dipendenti alla gestione dell’azienda.

Mentre le proposte A.C. 300 e A.C. 1184 prevedono specifiche deleghe al Governo per favorire l’adozione, da parte delle imprese, di uno “statuto partecipativo”, da cui discende l’accesso a determinati benefici, anche di natura fiscale, le proposte A.C. 1299, A.C. 1573 e A.C. 1617 contengono, invece, disposizioni di immediata applicazione, volte a disciplinare le diverse forme di partecipazione dei lavoratori alla governance e ai risultati dell’attività economica.

Le proposte di legge A.C. 300 e A.C. 1184

In linea generale, le proposte A.C. 300 e A.C. 1184 sono volte a prevedere una delega legislativa al Governo al fine di disciplinare la partecipazione dei lavoratori alla gestione e ai risultati dell’impresa, attuando dunque:

  • previsioni dell’articolo 46 della Costituzione, che riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende;
  • previsioni che riconoscono il diritto dei lavoratori all’informazione, alla consultazione e alla partecipazione;
  • previsioni che riguardino la partecipazione dei lavoratori subordinati ai profitti e ai risultati dell’impresa.

Altre proposte di legge

Proposta di legge A.C. 1299. La proposta contiene disposizioni volte a favorire, anche attraverso una riduzione delle aliquote di imposta, la partecipazione dei lavoratori alla gestione, alla organizzazione e alla ripartizione degli utili delle medie e grandi imprese, nonché la riduzione, all’interno delle medesime imprese, del divario tra il trattamento economico complessivo riconosciuto agli amministratori e il salario aziendale minimo.

Tali obiettivi sono perseguiti attraverso o il riconoscimento della facoltà di nominare uno o più amministratori in rappresentanza degli interessi dei lavoratori dipendenti nel consiglio di amministrazione e, ove costituito, nel comitato per il controllo sulla gestione o la previsione secondo la quale la partecipazione dei lavoratori alla ripartizione degli utili può avvenire mediante l’adozione di un piano annuale o pluriennale, in base al quale nessun lavoratore può essere escluso dalla distribuzione degli utili.

Qualora il piano introduca criteri di distribuzione basati sui risultati raggiunti, questi ultimi devono essere valutati secondo parametri misurabili, oggettivi e non discrezionali.

Proposta di legge A.C. 1573. Tale proposta è di contenuto analogo alla A.C. 1617, ed è finalizzata a prevedere il coinvolgimento dei lavoratori nelle varie fasi della vita aziendale: fase gestionale, economico-finanziaria, organizzativa, oppure consultiva.

Sitografia

www.agenzieentrate.gov.it

www.fiscooggi.it