Inbreve. Iva terzo settore, nuovo regime dal 2024

Il Consiglio nazionale dei commercialisti e la Fondazione nazionale pubblicano il documento “Novità Iva nel terzo settore” (13.11.2023), con il quale approfondiscono il tema dell’applicazione dell’Imposta sul valore aggiunto (Iva) da parte degli enti non commerciali di tipo associativo.

La disciplina di riferimento è, allo stato, oggetto di una procedura di infrazione (Commissione Europea).

Nello specifico, la Commissione contesta l’esclusione di una serie di operazioni dal campo di applicazione dell’Imposta, quali le prestazioni di servizi e le cessioni di beni effettuate da alcune tipologie di enti in conformità alle finalità istituzionali, verso pagamento di corrispettivi specifici (dpr n. 633/1972).

Il decreto-legge n. 146 del 2021, c.d. “Sostegni” (Legge n. 215/2021), ha novellato la disciplina IVA, allineando le disposizioni nazionali con la normativa unionale.

Il nuovo regime IVA avrà effetto dal 1° luglio 2024, rendendo le operazioni (prima escluse) in buona parte esenti IVA; in altra, imponibili.

I delegati al Terzo settore – Michele De Tavonatti e David Moro – affermano “Per tale motivo, il Consiglio nazionale e la Fondazione nazionale Ricerca hanno inteso fornire un’analisi della disciplina che interesserà migliaia di associazioni che operano nel mondo sociale e nel settore sportivo. Il documento testimonia l’interesse della professione a seguire con attenzione il contesto non profit in cui operano molti iscritti all’albo, vero motore per il corretto funzionamento del sistema”.

Sitografia

www.press-magazine.it