Consulenti in audizione. Contributo sul Ddl Bilancio 2024

Il CNO dei Consulenti del Lavoro ha offerto il proprio contributo nella discussione sul Ddl Bilancio 2024, presentando in audizione preliminare del 9 novembre, presso le Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, un documento riassuntivo delle principali misure in materia di lavoro, fisco e previdenza.

Nel contributo in tema Lavoro

L’attenzione degli esperti del Lavoro è posta agli interventi ritenuti di primaria importanza:

– la riduzione dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti;

– l’indennità relativa ai congedi parentali;

– il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione;

– le misure di flessibilità in uscita.

Sul primo punto (l’esonero parziale dei contributi previdenziali – art. 5) il CNO ha chiesto di renderlo strutturale, prevedendo che l’incremento della percentuale di tale esonero produca effetti sul rateo di tredicesima e suggerendo l’estensione della misura ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata dell’Inps.

Dell’ultimo, invece (misure di flessibilità in uscita – art. 30) viene apprezzata la proroga di Quota 103 e Ape sociale, anche se le categorie che accederanno all’anticipo saranno ridotte. Per Opzione Donna (prorogata a tutto il 2024), i Consulenti evidenziano la difficile applicazione del requisito soggettivo: la lavoratrice dev’essere dipendente o licenziata da imprese per le quali è aperto un tavolo di gestione della crisi presso la sede aziendale. Il suggerimento è eleggere la platea delle donne che hanno esaurito la NASpI.

In materia di congedi parentali (art. 36) il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha proposto che l’innalzamento della misura all’80% della retribuzione sia sempre riferito al primo mese indennizzato al genitore lavoratore e che la misura del 60%, elevata alla prima percentuale qui richiamata solo per il prossimo anno, sia riferita al secondo mese indennizzato.

Si chiede, poi, di estendere, anche in misura diversa, alle madri lavoratrici con un solo figlio l’esonero contributivo riconosciuto alle madri lavoratrici con 3 o più figli fino al 18° anno di età del figlio più piccolo e alle lavoratrici madri di 2 figli fino al 10° anno di età del figlio più piccolo (art. 37).

Il contributo sul Fisco

Ed ora l’intervento in tema Fisco. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine osserva come siano esageratamente restrittive le misure di contrasto all’evasione e per la razionalizzazione delle procedure di compensazione dei crediti (art. 23), al punto da far ricadere sulla totalità dei contribuenti maggiori oneri e burocrazia. Le nuove modalità di utilizzo in compensazione dei crediti vantati nei confronti di Inps e Inail, ad esempio, addossano ai sostituti d’imposta l’onere finanziario di anticipare, senza poter immediatamente compensare, le somme da erogare ai lavoratori per conto degli Istituti. 

Per ultimo, il documento menziona misure assenti per chiederne l’inserimento:

– l’esonero per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani e donne;

– il credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno.

Sitografia

www.consulentidellavoro.it