INT, tempestivo il giudizio sui decreti fiscali: la giusta strada

Con un comunicato, l’INT (Istituto Nazionale Tributaristi), giudica positivamente i decreti fiscali licenziati, in via preliminare, dall’Esecutivo nel Consiglio dei Ministri n. 55 di ieri, 23 ottobre 2023: è “la giusta strada per la riforma del sistema fiscale, a partire dalla valorizzazione dello Statuto dei diritti del contribuente”.

Il merito va, per la categoria contabile, all’impegno e alla determinazione del Vice Ministro MEF, Maurizio Leo

La ricognizione sui numerosi interventi inseriti nei due decreti legislativi – che, di fatto, modificano lo Statuto dei diritti del contribuente e avviano, finalmente, la semplificazione aprendo la strada alla certezza del diritto – dà contezza della centralità di queste misure come da sempre invocate dall’INT del Presidente Riccardo Alemanno.

Che, soddisfatto, afferma: ” (…) in particolare, l’intervento di valorizzazione dello Statuto dei diritti del contribuente rappresenta un importante passo verso un migliore e più equo rapporto fisco-contribuente, una problematica che avevamo posto come prioritaria; Statuto che d’ora in poi non sarà più così facilmente derogabile. Di ciò sono lieto non solo per i contribuenti, ma anche per il Presidente Giorgio Benvenuto, tra i promotori dello Statuto nel lontano anno 2000 e che – nella veste di Presidente del Comitato INT per la Riforma fiscale – ne ha sempre invocato la revisione per aggiornarlo ai cambiamenti della legislazione tributaria e una sua maggiore applicazione.”

Il Presidente dell’INT pone, però, pari attenzione agli ulteriori interventi governativi di semplificazione del lavoro di professionisti (migliaia) che hanno il ruolo di intermediari fiscali abilitati. Si tratta della delega unica per assistere il contribuente e della possibilità che ha il professionista stesso di inviare autonomamente all’Amministrazione finanziaria la revoca della tenuta delle scritture contabili conto terzi.

Dice, in proposito: “Abbiamo sempre evidenziato e sostenuto la necessità di semplificare il sistema di deleghe in capo all’intermediario fiscale, proponendo da tempo una delega unica in cui evidenziare i servizi delegati”.

Ed aggiunge: “Accogliamo, inoltre, con favore la possibilità di revocare la tenuta delle scritture contabili per quei contribuenti non più rintracciabili o che non onorano le competenze spettanti ai professionisti incaricati, semplificazioni a costo zero ma che sono molto importanti per il lavoro degli intermediari fiscali abilitati e conseguentemente dei contribuenti”.

Resta l’attesa, tra tutti, del decreto attuativo del concordato preventivo biennale, “istituto innovativo ma complesso, per la cui applicazione sarà determinante il coinvolgimento di tutti gli intermediari fiscali abilitati”.

Potrebbe “rivoluzionare, per molte imprese e molti professionisti, il sistema di autotassazione delle imposte”.

Alessia Lupoi – Direttore responsabile

Sitografia

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