In breve. Lavoratori all’estero, retribuzioni convenzionali

L’Inps illustra l’ambito applicativo del decreto ministeriale 28 febbraio 2023, che ha individuato le retribuzioni convenzionali da prendere a base per il calcolo dei contributi dovuti per le assicurazioni obbligatorie dei lavoratori operanti all’estero, fornendo anche le istruzioni operative e per le regolarizzazioni contributive.

Le retribuzioni devono essere prese a riferimento per il calcolo dei contributi dovuti, per l’anno 2023, a favore dei lavoratori operanti all’estero in Paesi extracomunitari non legati all’Italia da accordi di sicurezza sociale.

Ambito applicativo delle retribuzioni convenzionali

Relativamente alla categoria dei lavoratori interessati, la circolare n. 33 del 23.3.2023 chiarisce che le disposizioni di cui al decreto-legge n. 317/1987 si applicano non soltanto ai lavoratori italiani, ma anche ai lavoratori cittadini degli altri Stati membri dell’UE e ai lavoratori extracomunitari, titolari di un regolare titolo di soggiorno e di un contratto di lavoro in Italia, inviati dal proprio datore di lavoro in un Paese extracomunitario.

Inoltre, le retribuzioni convenzionali trovano applicazione, in via residuale, anche nei confronti dei lavoratori operanti in Paesi convenzionati, limitatamente alle
assicurazioni non contemplate dagli accordi di sicurezza sociale.

I valori contenuti nelle tabelle delle retribuzioni per l’anno 2023, in Allegato 2 alla circolare che qui commentiamo, sono espressi in euro e, ai fini dell’individuazione delle retribuzioni imponibili da assoggettare a contribuzione, devono essere arrotondati all’unità di euro.

Le tabelle sono individuate con riferimento ai contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per le diverse categorie, raggruppate per settori di riscontrata omogeneità.

Sitografia

www.inps.it