Lavoro in modalità agile, precisazione ministeriale: no PEC!


Numerose aziende comunicano al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali lo svolgimento della prestazione di lavoro in modalità agile (c.d. smart working) a mezzo Posta Elettronica Certificata (PEC).

Il Ministero, con un Avviso e con nota n. 2548 del 14 luglio 2021, informa che la trasmissione della comunicazione di smart working deve essere eseguita esclusivamente utilizzando l’applicativo informatico disponibile sul sito del Ministero, secondo le istruzioni tecnico-procedurali fornite.

Non ammette, perciò, modalità di trasmissione equipollenti all’utilizzo della piattaforma informatica: l’invio della comunicazione a mezzo PEC non assolve l’adempimento prescritto dalla normativa vigente.

Il lavoro in modalità agile va comunicato secondo legge

Giova al Ministero rammentare che, fino al 31 dicembre 2021 (art. 11 del D.L. n. 52/2021), la comunicazione del lavoro in modalità agile avviene nelle forme previste dall’art. 90, commi 3 e 4, del D.L. 19 maggio 2020, n. 34 (L. 17 luglio 2020, n. 77), utilizzando la procedura semplificata già in uso, per la quale non è necessario allegare alcun accordo con il lavoratore.

Tale procedura prevede esclusivamente l’uso di modulistica e applicativo informatico resi disponibili dal Ministero.

In forza del richiamato comma 3, infatti, i datori di lavoro del settore privato comunicano al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in via telematica, i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile, ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito internet del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Sitografia

www.lavoro.gov.it