Ires: è compensabile il credito eccedente

I crediti Ires emergenti dalla dichiarazione annuale 2020, relativa al periodo d’imposta 2019, che nel 2020 non sono stati compensati perché raggiunto il tetto di 1 milione di euro, possono essere compensati nel 2021, fino all’appuntamento dichiarativo annuale 2021 (periodo d’imposta 2020), dove i crediti residuali, al netto di quanto già utilizzato in compensazione, saranno “rigenerati” e conseguentemente sottoposti al visto di conformità.

Sarà cioè verificata la corretta esposizione del credito nella relativa dichiarazione.

Di conseguenza, i crediti relativi al periodo d’imposta precedente utilizzati in compensazione concorrono, con gli altri crediti maturati e utilizzabili in compensazione nel 2021, al limite per l’anno solare 2021.

Il contribuente dovrà darne indicazione nel modello F24 dell’anno di riferimento 2019.

Utilizzo in compensazione del credito Ires allineato alle misure sui crediti Iva

L’Agenzia ricorda – risposta n. 336/E del 12 maggio 2021 – che l’utilizzo in compensazione dei crediti relativi alle imposte sui redditi e all’Irap, incluse le addizionali e le sostitutive, che emergono dalle dichiarazioni annuali o dalle istanze, è allineato alle misure già previste per i crediti Iva.

Conseguentemente, tali crediti eccedenti 5mila euro ora possono essere utilizzati in compensazione non più dal 1° giorno dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta, ma dopo la presentazione della relativa dichiarazione annuale o istanza.

Queste devono recare il visto di conformità e la compensazione deve essere eseguita tramite i servizi telematici dell’Agenzia.

Nella risposta viene rammentato che, a seguito dell’emergenza sanitaria, è stato incrementato il limite massimo dei crediti d’imposta e di contributi compensabili nel modello F24, o rimborsabili agli intestatari di un conto fiscale, che è passato da 700mila euro a un milione di euro, secondo quanto previsto dal Dl “Rilancio”.

La compensazione vale cumulativamente per tutti i crediti d’imposta di cui è titolare il contribuente, relativi all’anno solare.

Sitografia: foscooggi.it / agenziaentrate.gov.it