DEF 2021, iniezione da 40 mld. Sì della Camera
DEF 2021: con 492 voti favorevoli, 1 contrario, 1 astenuto, la Camera dà il via libera alla Relazione sullo scostamento di bilancio.
Il Consiglio dei Ministri n. 13 della scorsa settimana aveva approvato il Documento di Economia e Finanza (DEF) 2021 previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica (n. 196/2009), nonché la Relazione al Parlamento da presentare alle Camere ai fini dell’autorizzazione dell’aggiornamento del piano di rientro verso l’Obiettivo di medio termine (OMT).
Con la Relazione, il Governo chiedeva l’autorizzazione al ricorso all’indebitamento, per l’anno in corso, di 40 miliardi di euro e di circa 6 miliardi di euro medi annui per il periodo 2022-2033, principalmente finalizzati a finanziare spese per investimenti pubblici.
DEF 2021, le risorse aggiuntive vanno ad autonomi e imprese
Le risorse aggiuntive a valere sul 2021 (i 40 miliardi di euro) saranno utilizzate per un nuovo provvedimento di sostegno all’economia e alle imprese, in particolare per sostenere i lavoratori autonomi e le imprese più colpite dalle restrizioni adottate per contenere il contagio.
Il provvedimento di prossima emanazione destinerà, inoltre, risorse al rafforzamento della resilienza delle aziende più colpite e a misure per garantire la disponibilità di credito e per sostenere la patrimonializzazione delle imprese.
Le risorse a valere sul periodo 2022-2033 saranno utilizzate per definire un ulteriore insieme di interventi dedicati essenzialmente agli investimenti complementari al PNRR, che il Governo giudica centrali per dare impulso alla crescita economica dei prossimi anni.
Considerata la natura degli interventi programmati, il quadro macroeconomico complessivo delineato dal DEF prevede che nel 2021 la crescita del PIL programmatico arriverà al 4,5%.
Nel 2022 il PIL crescerà del 4,8%, per poi crescere del 2,6% nel 2023 e dell’1,8% nel 2024.
Considerando la nuova autorizzazione all’indebitamento e quanto già autorizzato in precedenza, il livello di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è stimato all’11,8% nel 2021, un livello elevato dovuto alle misure di sostegno all’economia e alla caduta del PIL. Il rapporto deficit/PIL scenderà al 5,9% nel 2022, al 4,3% nel 2023 e al 3,4% nel 2024. Nel 2025 il rapporto tornerà sotto il 3%.
Il nuovo livello del debito pubblico è stimato al 159,8% del PIL nel 2021, per poi diminuire al 156,3% nel 2022, al 155% nel 2023 e al 152,7% nel 2024.
Fonte: Camera dei Deputati
Fonte: Governo Italiano – Comunicato stampa n. 13 del 15.04.2021