Il Sostegni vede la luce. Draghi: 3/4 dell’importo alle imprese

Il CdM n. 8 del 19 marzo 2021 ha dato il via libera al dl Sostegni – Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19.

All’approvazione è seguita la conferenza stampa del Presidente Draghi, impegnato su più fronti nelle risposte ai giornalisti.

Il Decreto, complesso ed indirizzato ad una vasta platea di categorie, ha 3 capisaldi: sostegno alle imprese; sostegno al lavoro; lotta contro la povertà.

L’obiettivo? più soldi a tutti, più velocemente possibile e quanti più soldi possibile.

Per le imprese: abbandono dei codici Ateco, velocità nei pagamenti.

Per i lavoratori autonomi: una decontribuzione pari a due miliardi e mezzo.

Il Sostegni condona le cartelle di dieci anni

Come ci si aspettava, il condono delle cartelle esattoriali c’è; e il lasso temporale dedicato alla rottamazione? E’ “per multe oltre dieci anni fa”, contenuto nell’importo di 5 mila euro, dice Draghi. Ovvero: dal 2000 fino al 2010.

Il sistema non ha funzionato, però. Ci vuole una riforma dei meccanismi di riscossione. Il vero sollievo deriva da questo.

Complessivamente, i miliardi di euro destinati ad imprese e lavoratori ammontano a 32.

“Abbiamo fatto il massimo per imprese e famiglie”, sottolinea il Presidente del Consiglio. Che sul tema della semplificazione afferma: “difficilmente comprensibile che ci siano milioni e milioni di euro stanziati per lavori e progetti e ancora non si riesca a partire”. Transazione ecologica e digitale, codice degli appalti: su questo l’impegno del Governo è la semplificazione.

Altro nodo era il blocco dei licenziamenti, si ricorderà. Ebbene, l’indicazione del nostro Governo è che la scadenza per i lavoratori accompagnati dagli ammortizzatori ordinari sarà a giugno; gli altri lavoratori vengono “accompagnati da un prolungamento dei vari meccanismi di sostegno fino alla fine dell’anno”.

Ad integrazione, il ministro del Lavoro Orlando aggiunge che “C’è un tavolo già aperto sulla riforma degli ammortizzatori sociali“, riferendosi in particolare al settore delle piccole e medie realtà produttive, che è tra i più colpiti.

Seguiranno articoli di dettaglio.

Fonte: Conferenza stampa del Presidente del Consiglio dei Ministri

Fonte: Governo