Contratto di espansione, Consulenti: novità e dubbi
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro pubblica un approfondimento dell’8 gennaio 2021, nel quale sviscera il contratto di espansione come normato dalla Legge di bilancio 2021.
Vi evidenzia:
– l’ampliamento della platea dei beneficiari;
– le novità sul prepensionamento;
– le criticità sulla contribuzione addizionale,
sottolineando le differenze con il passato (le previsioni normative sino al 2020) e manifestando dubbi interpretativi per i quali auspica chiarimenti di prassi.
Contratto di espansione: la proroga e l’ambito
In Premessa, la Fondazione sottolinea come la Legge n.178/2020 abbia provveduto, tra l’altro, ad apportare alcune modificazioni in merito all’impianto normativo del contratto di espansione prorogandone la sperimentazione per un anno rispetto alla formulazione originaria del c.d. “decreto Crescita”.
In particolare, l’art. 1, comma 349, per il solo anno 2021, ne ha disposto l’applicazione alle imprese con organico non inferiore a 500 unità lavorative, concedendo la possibilità di accesso al prepensionamento quinquennale anche a quelle con almeno 250 dipendenti.
Va rammentato che con la Legge di bilancio il contratto di espansione – salvo quanto sopra scritto – non subisce modificazioni ulteriori.
Resta, perciò, invariato lo scopo dell’istituto volto a permettere alle imprese, originariamente con organico superiore a 1.000 unità lavorative, di governare complessi processi di reindustrializzazione e riorganizzazione attraverso un’intesa sindacale, sottoscritta in sede governativa, volta:
– all’utilizzo di strumenti di sostegno al reddito dei lavoratori coinvolti;
– all’anticipazione del trattamento pensionistico;
– ad un’incisiva attività formativa utile allo scopo.