Innovation Training Summit, Galvan: 2025 ricco di opportunità messe a disposizione dai Fondi Interprofessionali

All’FNC si affiancano gli avvisi per le politiche attive del lavoro e quelli per il decreto Cutro

Ai microfoni di redigo.info, Media partner all’Innovation Training Summit 2025, Giovanni Galvan – esperto di Politiche attive del lavoro. Il contesto di riferimento sono I Fondi Interprofessionali – o Fondi Paritetici Interprofessionali Nazionali – strumento chiave per sostenere e promuovere la formazione aziendale in Italia.

A.L. – Dottor Galvan, in che modo i Fondi Interprofessionali sono leva strategica per lo sviluppo delle competenze?

G.G. – I Fondi Interprofessionali sono lo strumento principale con il quale le imprese possono accedere ai contributi per la formazione dei propri dipendenti. In questo contesto, lo sviluppo delle competenze è centrale per l’azione dei Fondi, che sempre di più richiedono una chiara identificazione delle competenze da trasmettere ai lavoratori. In particolare, con il Decreto ministeriale n. 115 del 9 luglio 2024 [Disciplina dei servizi di individuazione, di validazione e di certificazione delle competenze relativi alle qualificazioni di titolarità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ndr.], i Fondi sono stati più direttamente coinvolti nel processo di identificazione, validazione e certificazione delle competenze, completando quindi il quadro di quegli interventi pubblici che sono finalizzati proprio alla valorizzazione del profilo professionale dei lavoratori.

 A.L. – Novità da anticipare sulle politiche attive del lavoro anno 2025 ne ha?

Senz’altro, Direttore. Per il 2025 ci attendiamo l’avvio delle attività previste per il Fondo Nuove Competenze [FNC, ndr.], terzo sportello, che si conclude oggi, 10 aprile, per quanto riguarda la presentazione delle domande. Il FNC è uno strumento molto “potente”, ma si affianca ad altre opportunità messe a disposizione dai Fondi Interprofessionali, quali gli avvisi per le politiche attive del lavoro e quelli per il “decreto Cutro” [DL n. 20/2023, firmato simbolicamente a Cutro dopo una tragedia consumata in mare, le cui novità puntano ad una stretta sull’immigrazione irregolare, ampliando contemporaneamente i flussi di ingresso per lavoro anche oltre le quote stabilite, per i cittadini di Paesi che organizzano una formazione ad hoc, ndr.], entrambi strumenti importanti per la formazione dei lavoratori (anche stranieri) da inserire in azienda. Sempre di più, inoltre, i Fondi stanno adottando le Unità di Costo Standard per finanziare le attività formative, semplificando molto l’accesso ai contributi.

Dir. Alessia Lupoi – Redazione redigo.info