Imprese strategiche: incentivi contributivi e misure di politica attiva
Nel decreto interministeriale del 6 marzo 2025, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, insieme al Ministero del Made in Italy, ha stabilito le modalità di accesso alle misure di sostegno destinate ai lavoratori e alle aziende di rilevanza strategica. La firma dell’accordo a livello governativo prevede un concreto sgravio contributivo e l’implementazione di misure di politica attiva mirate.
Viene introdotta, in via sperimentale per gli anni 2024 e 2025, una normativa che consente alle nuove imprese costituite tramite processi di aggregazione derivanti da fusioni, cessioni, conferimenti, acquisizioni di aziende o rami aziendali, con un organico complessivo pari o superiore a 1.000 lavoratori, di avviare un confronto sindacale.
Tale confronto si svolgerà in sede governativa, con la partecipazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, al fine di stipulare un accordo che descriva le azioni destinate a superare le difficoltà del settore in cui l’impresa opera.
L’accordo includerà anche iniziative per la formazione o riqualificazione dei lavoratori, al fine di garantire l’adeguamento delle loro competenze al nuovo contesto lavorativo e gestire i processi di transizione occupazionale.
Progetto industriale e di politica attiva
L’accordo firmato in sede governativa deve includere, in aggiunta, un progetto industriale e di politica attiva, che comprende:
a) la descrizione del piano industriale della nuova impresa;
b) il numero dei lavoratori coinvolti nel processo di aggregazione;
c) il numero dei lavoratori a cui si applicano le politiche attive del progetto, con l’indicazione dei profili professionali da formare, compatibili con il piano industriale;
d) il numero di ore di formazione, non inferiore a 200 per ogni lavoratore a tempo pieno, da riproporzionare per i contratti a tempo parziale;
e) l’impegno del datore di lavoro a garantire la tutela dell’occupazione esistente alla data di avvio delle operazioni straordinarie, per un periodo minimo di quarantotto mesi.
Incentivi per i datori di lavoro
Al datore di lavoro firmatario dell’accordo governativo spetta un esonero contributivo per ciascun lavoratore, pari al 100% dei contributi previdenziali e assistenziali a suo carico, esclusi i premi e i contributi dovuti all’INAIL, per un periodo massimo di ventiquattro mesi, con un importo annuo massimo di € 3.500 per lavoratore.
Inoltre, l’esonero contributivo può essere esteso per ulteriori dodici mesi, con un limite annuo di € 2.000. Tuttavia, resta invariata l’aliquota di calcolo per le prestazioni pensionistiche.
Redazione redigo.info