Misure per il lavoro nella Legge di bilancio 2025

Sono molte le novità incluse nella Legge di bilancio del 2025 (Legge n. 207 del 30 dicembre 2024), che riguardano in particolare famiglie, aziende e lavoratori. Considerato il nuovo panorama di normative europee e il contesto economico, le misure previste nel provvedimento si focalizzano sulla diminuzione della pressione fiscale e sul supporto ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti.

In particolare, la Manovra si caratterizza per favorire itinerari di supporto all’inserimento lavorativo, avvalendosi di tutti gli strumenti disponibili: dagli ammortizzatori sociali ai fondi nazionali e internazionali per affrontare lo squilibrio tra domanda e offerta di lavoro fino ad arrivare al sostenimento dell’occupazione femminile; gestire l’impatto delle dinamiche demografiche nel mercato del lavoro e promuovere il trasferimento delle competenze.

Incremento dell’occupazione nella Legge di bilancio 2025

La Manovra ha promosso la proroga, per i prossimi tre anni, dell’incremento del 20% della deduzione per il costo del lavoro associato a nuove assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato effettuate da aziende e professionisti. La riduzione può raggiungere il 130% nel caso di assunzioni permanenti di specifiche categorie di individui (disabili, giovani sotto i 30 anni, madri con almeno due figli, donne vittime di violenza, ex beneficiari del reddito di cittadinanza).

Lavoratori frontalieri

La Legge di bilancio ha introdotto varie misure per facilitare l’adeguamento alle modifiche dell’Accordo Italia-Svizzera. Si prevede che dal 1° gennaio 2025 e fino all’attuazione del Protocollo, i lavoratori frontalieri possano eseguire fino al 25% delle loro mansioni in modalità telelavoro, mantenendo comunque lo status di frontalieri. Ai fini fiscali, tale attività sarà considerata come effettuata nel Paese di impiego.

In aggiunta, si sottolinea che i redditi da lavoro dipendente svolto all’estero in modo continuativo, con una permanenza superiore a 183 giorni all’anno, devono essere considerati anche per i lavoratori che tornano in Italia una volta a settimana.

Decontribuzioni per lavoratrici con figli

La legge di bilancio 2025 prevede un parziale esonero dei contributi previdenziali per IVS, a carico delle lavoratrici madri di due o più figli che percepiscono almeno uno tra redditi d’impresa in contabilità ordinaria, redditi d’impresa in contabilità semplificata, redditi di lavoro autonomo o redditi da partecipazione e che non hanno scelto il regime forfettario.

L’esonero dei contributi è previsto fino al mese in cui il figlio più giovane compie 10 anni e, a partire dal 2027, per le madri con tre o più figli, si estenderà fino al mese del compimento del 18° anno del figlio più giovane. L’esonero sarà concesso a condizione che il guadagno o il reddito imponibile ai fini previdenziali non superi i 40.000 euro annuali.

ADI e SFL

Modifiche di requisiti e disciplina dell’Assegno di Inclusione (ADI) e del Supporto Formazione e Lavoro (SFL).

Per quanto riguarda l’ADI:

  • il limite ISEE per il nucleo familiare da non essere superato viene fissato a 10.410 euro (rispetto agli attuali 9.360 euro);
  • il limite del reddito familiare da non superare aumenta a 6.500 euro all’anno (rispetto agli attuali 6000 euro annui), mentre il valore del reddito familiare da non superare sale a 8.190 euro all’anno (contro gli attuali 7.560 euro) se il nucleo familiare è composto da individui tutti di età pari o superiore a 67 anni, oppure da persone di tale età e da altri familiari totalmente in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza;
  • si adegua anche l’altra parte del beneficio ADI, destinato ai nuclei familiari che risiedono in un’abitazione affittata con un contratto regolarmente registrato. Viene elevato il limite a 3.640 euro all’anno (rispetto agli attuali 3.360 euro) oppure a 1.950 euro all’anno se il nucleo familiare è formato da persone di età uguale o superiore a 67 anni, oppure da persone di tale età e da altri familiari totalmente in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza.

Per il SFL invece:

  • sale a 10.140 euro annui il requisito del valore dell’ISEE familiare per l’utilizzabilità di SFL (rispetto agli attuali 6.000 euro)
  • incremento a 500 euro (a fronte degli attuali 350 euro) dell’importo mensile di SFL;
  • il termine per la concessione dell’indennità di partecipazione (stabilito attualmente in 12 mesi) può essere esteso per un massimo di altri 12 mesi, nel caso in cui, al termine dei primi 12 mesi di utilizzo, risulti la partecipazione del beneficiario a un corso di formazione.

Redazione redigo.info