In vigore il decreto legislativo: modifiche per adempimenti tributari, CPB e rottamazione

Pubblicato ieri, 5 agosto 2024, in Gazzetta Ufficiale, il decreto legislativo n. 108 in vigore da oggi, 6 agosto 2024. Il decreto disciplina disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale.

Le principali novità introdotte dal decreto sono le seguenti:

  • modifiche alla disciplina dell’adempimento collaborativo;
  • modifiche alla disciplina degli adempimenti tributari, stabilendo le scadenze, in termini di giorni, del calendario fiscale 2024;
  • ampliamento del termine di versamento delle somme richieste a seguito di attività di liquidazione che passa da 30 a 60 giorni;
  • modifiche alla disciplina del concordato preventivo biennale;
  • modifiche alla disciplina della determinazione sintetica del reddito delle persone fisiche;
  • differimento al 15 settembre del termine di pagamento della rata di rottamazione quater;

Relativamente alle modifiche alla disciplina dell’adempimento collaborativo, il decreto stabilisce che la certificazione risulta infedele in tre casi particolari: se resa in assenza dei requisiti di indipendenza, onorabilità e professionalità, in tutti i casi in cui non vi sia corrispondenza tra i dati contenuti nella certificazione e quelli esibiti dal contribuente o, ancora, se il certificatore attesta falsamente i compiti e gli adempimenti previsti. In caso di certificazione infedele, l’Agenzia delle Entrate ne tiene conto per valutare l’ammissione iniziale o la permanenza nel regime di adempimento.

L’articolo 5 del decreto definisce le modifiche apportate alla disciplina della determinazione sintetica del reddito complessivo delle persone fisiche. La determinazione sintetica è effettuata a condizione che il reddito complessivo accertabile ecceda di almeno un quinto quello dichiarato e di almeno 10 volte l’importo dell’assegno sociale (stabilito ogni anno dai dati ISTAT). Il contribuente ammesso alla determinazione può sempre dimostrare che il finanziamento delle spese è avvenuto con redditi diversi da quelli posseduti nello stesso periodo di imposta; che le spese attribuite hanno un diverso ammontare; che la quota di risparmio utilizzata per consumi ed investimenti si è formata nel corso degli anni precedenti.

Modifiche del decreto legislativo al CPB

Il decreto definisce alcune modifiche alla disciplina del concordato preventivo. Tra queste:

  • la possibilità di accedere al concordato preventivo biennale per i contribuenti che non hanno debiti per tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate o debiti contributivi;
  • la possibilità di accedere al concordato per i contribuenti che hanno estinto i debiti (con una soglia massima di 5.000 euro sul debito complessivo non saldata);
  • lo slittamento dal 1° aprile al 15 aprile come giorno in cui l’Agenzia delle Entrate, tramite i propri portali online, mette a disposizione dei contribuenti appositi programmi per acquisizione dati (15 luglio per il regime forfettario).

Rottamazione-quater e precisazioni del MEF

Ultima novità del decreto, in vigore da oggi, è il differimento al 15 settembre 2024 del termine di pagamento della rata della Rottamazione-quater scaduta il 31 luglio appena passato: il mancato, insufficiente o tardivo versamento della rata può essere sostituito dal pagamento integrale della rata entro il 15 settembre.

A tal proposito, con un comunicato, il n. 96, il Ministero dell’Economia e delle Finanze precisa che non ci saranno altri slittamenti e riapertura dei termini. Il MEF puntualizza che non sono allo studio nuove misure volte a riaprire i termini della rottamazione quater, contrariamente a quanto diffuso su alcuni organi di stampa.

Redazione redigo.info