Confermate le misure agevolative: il Decreto Coesione è legge
Il Decreto Coesione è legge. Votato alla Camera, nella giornata del 3 luglio 2024, il Decreto rimane sostanzialmente invariato, riportando tutte le misure agevolative contenute inizialmente nel disegno di legge: autoimpiego, investimento occupazionale di giovani e donne, occupazione nel Mezzogiorno, con sviluppo delle ZLS e ZES.
Di seguito, tutte le misure adottate.
Credito d’imposta Transizione 5.0
Il Decreto Coesione convertito ritocca leggermente la disciplina del credito di imposta Transizione 5.0: sono ammessi al credito di imposta tutti gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.
Misure adottate nelle ZLS
Per favorire lo sviluppo occupazionale delle Zone Logistiche Semplificate (ZLS) il Decreto, all’articolo 13, prevede contributi, sottoforma di credito di imposta, relativi agli investimenti in beni strumentali che sono realizzati tra l’8 maggio 2024 e il 15 novembre 2024. L’investimento deve essere compreso tra i 200.000 euro e i 100 milioni di euro e riguarda nuovi impianti, attrezzature e macchinari ma anche acquisto di terreni e costruzione, acquisto o ampliamento di immobili. Questi investimenti sono realizzabili in territori quali porti, aree retroportuali (produttivo o aereoportuale), piattaforme logistiche e non può riguardare zone residenziali.
Le ZLS ad oggi riconosciute sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e l’articolo 16 del presente Decreto introduce anche Marche e Umbria tra le Zone Logistiche Semplificate (sarà un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, entro 60 giorni, a definire le procedure, le modalità di funzionamento e organizzazione, nonché le condizioni di applicazione delle misure semplificate).
Misure volte all’autoimprenditorialità, autoimpiego e occupazione
Le misure a sostegno di attività di lavoro autonomo e imprenditoriale rimangono definite dall’Autoimpiego Centro-nord Italia e dal Resto al sud 2.0. Le misure sono a disposizione per giovani under 35 che si trovano in condizione di marginalità, vulnerabilità sociale o di discriminazione, che risultino inoccupati, inattivi o disoccupati (anche facenti parte del programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL).
Le attività possono essere avviate in forma individuale o collettiva e le agevolazioni in loro favore sono erogate sottoforma di voucher o contributi a fondo perduto ed è demandato un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali il compito di individuare termini, criteri e modalità di finanziamento ed erogazione.
Per incentivare l’occupazione giovanile, l’articolo 21 prevede anche un esonero contributivo a favore di disoccupati o inattivi che avviano un’attività di impresa entro il 31 dicembre 2025, nei settori di sviluppo tecnologico o legati alla transizione digitale.
Altra possibilità è il “bonus Giovani“: secondo l’articolo 22 i datori di lavoro che assumono giovani under 35 tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025 riceveranno un esonero contributivo, riconosciuto per 24 mesi, nel limite massimo di 500 euro mensile su ciascun lavoratore (cifra che sale a 650 per le zone Zone Economiche Speciali ZES per sostenere lo sviluppo occupazionale del Mezzogiorno).
Altro bonus che prevede esoneri contributivi è quello riguardante il mondo femminile: 24 mesi con un limite massimo di 650 euro per lavoratrice assunta tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.
Disciplina ISCRO
Anche la disciplina dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO) è stata rinnovata all’interno del Decreto Coesione secondo le modalità e le caratteristiche espresse dal disegno di legge precedente, sottolineando l’erogazione accompagnata da corsi di formazione, la durata di 6 mesi e degli importi che variano da 250 a 800 euro.
Soggetti iscritti al SIISL
La platea dei soggetti che rientrano nel Funzionamento del Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa viene ampliata e potranno accedervi anche i percettori della NASPI e della DIS-COLL. La disposizione è finalizzata a rendere il Sistema più funzionale nell’incontro tra domanda e offerte di lavoro.
Sarà un decreto del Ministero del Lavoro a definire le modalità e le condizioni attraverso cui il datore di lavoro è consentito pubblicare sulla SIISL e anche le modalità di accesso da parte degli utenti alla ricerca di occupazione.
Sitografia