Concordato preventivo biennale, INT invia nota alla Commissione ISA
Suggerimenti semplificativi e indicazioni di dettaglio sul nuovo Concordato dalla categoria professionale di Riccardo Alemanno
Passata la riunione del 15 marzo scorso, in cui la Commissione di esperti per gli ISA si soffermava sul nuovo Concordato Preventivo Biennale (CPB) per i soggetti che applicano gli Indici, cui ha preso parte l’INT con il Vice Presidente vicario, Giorgio Del Ghingaro, e il Consigliere, Salvatore Cuomo, i tributaristi hanno inviato una nota alla Commissione ministeriale.
Contiene suggerimenti di semplificazione e richieste di chiarimento rispetto alla metodologia per la determinazione delle proposte di Concordato.
Tra le indicazioni:
– la definizione dell’esatto perimetro dei debiti tributari per la verifica della soglia dei 5 mila euro il cui superamento inibisce al CPB (INT auspica si tratti dei debiti iscritti a ruolo che contengono già indicazione precisa di sanzioni e interessi, altrimenti l’individuazione sarebbe di fatto estremamente complessa e a rischio di contestazioni);
– sulla decadenza a seguito eventi calamitosi, INT propone di includere, oltre alle attività direttamente colpite, anche quelle dell’indotto collegate pur se non direttamente colpite dagli eventi; sempre in tema di decadenza dal CPB, INT ha posto l’accento sui soggetti che nel corso del periodo concordatario iniziano un’attività aggiuntiva a quella già esercitata, proponendo che la decadenza decorra dall’anno successivo all’inizio dell’attività aggiuntiva;
– in merito all’obiettivo di portare i soggetti ISA (tutti) a raggiungere il voto 10, INT evidenzia come tale traguardo, non individuabile nella norma originaria del CBP, possa essere raggiunto solo per step; quindi, suggerisce un incremento del “voto obiettivo” graduale e che sia valutata una diminuzione dell’adeguamento per coloro che hanno un punteggio ISA nella fascia da 8 a 10.
Data l’importanza degli ISA nell’applicazione del CPB, i tributaristi ribadiscono che, per avere risultati sempre più in linea con l’effettivo andamento dei ricavi dei soggetti ISA, si debbano rivedere i dati collegati agli addetti (in particolare al costo del personale dipendente, proponendo che il costo del primo dipendente non incida nella determinazione dei valori ISA, soprattutto nelle micro imprese).
“Siamo tornati sul valore degli addetti che avevamo già in passato indicato come dato da rivedere e con un impatto eccessivo sugli ISA”.
Così il Presidente Riccardo Alemanno, che precisa: “ora, con gli ISA che determineranno i valori della proposta concordataria è ancora più importante avere risultati che tengano sempre più presente la realtà operativa, per questo abbiamo evidenziato come il primo dipendente, soprattutto nelle micro attività, non costituisca un elemento di maggiore produttività, ma di mero mantenimento dell’attività, ad esempio quando il titolare fosse impegnato nel seguire le incombenze amministrative, sempre più pressanti e presenti, o impossibilitato per altre cause. La metodologia applicativa deve evitare complicazioni e di affidarsi a valutazioni che non tengano conto della realtà soggettiva. Il CPB costituirà un gravoso impegno anche per i professionisti che assistono, in qualità di intermediari fiscali, i contribuenti ISA. Noi tributaristi INT non ci sottraiamo a tale impegno, seguiremo con attenzione e in modo propositivo l’evoluzione applicativa della norma e daremo il nostro contributo di esperienza e di competenza.”.
Sitografia
www.tributaristi-int.it
Alessia Lupoi