CCNL per gli operai agricoli e florovivaisti, recuperato il differenziale inflattivo. Le nuove retribuzioni
Le Parti sottoscriventi il CCNL per gli operai agricoli e florovivaisti, proprio come convenuto nell’accordo di rinnovo con validità 2022-2025, hanno monitorato e comparato l’inflazione reale e le dinamiche retributive stabilite.
In attuazione di tali impegni hanno organizzato incontri in diverse occasioni per analizzare i dati relativi all’andamento dell’inflazione e i relativi indicatori di riferimento, individuando congiuntamente soluzioni contrattuali per il recupero del differenziale nel rispetto degli asseti contrattuali.
Il differenziale inflattivo
Le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali , stabilito che l’aumento retributivo riconosciuto in occasione del rinnovo del CCNL non è risultato in linea con gli indicatori inflattivi e il differenziale da recuperare per gli anni 2022 e 2023 è pari all’8,5%, hanno determinato le nuove misure retributive.
I minimi salariali sono pertanto incrementati del 5% a decorrere dal 1 gennaio 2025; il differenziale inflattivo residuo ( 3,5% ) sarà applicato con il rinnovo dei contratti provinciali di lavoro in aggiunta agli incrementi retributivi previsti per il biennio 2024-2025.
Le nuove retribuzioni per gli operai agricoli e florovivaisti
A decorrere dal 1 gennaio 2025 i minimi salariali di area saranno dunque i seguenti:
Operai agricoli
Aree professionali | Minimo mensile |
1 | 1.458,61 € |
2 | 1.330,25 € |
3 | 991,85 € |
Operai florovivaisti
Aree professionali | Minimo orario |
1 | 8,83 € |
2 | 8,09 € |
3 | 7,60 € |
CCNL per gli operai agricoli e florovivaisti
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