Superbonus, la soluzione bipartisan dura 24 ore
Brancaccio (Ance): il decreto di fine anno una soluzione non la dà, acuisce il rischio di contenziosi
. Ma il Governo fa dietrofront
Cronaca di un tormentone: il Superbonus. Dal fascicolo degli emendamenti al “Salva-spese” degli ultimi giorni del 2023 è spuntata – indiscrezioni di cui non possiamo che dare notizia, non anche conferma – la novità di una soluzione bipartisan.
Già perché se il Mef (Economia e Finanza) ha bloccato e bloccherà ogni ipotesi che gravi sui conti pubblici, l’Esecutivo Meloni affronta la pressione trasversale a tutti gli schieramenti verso la riapertura dei termini.
Intanto, il decreto sosta, in attesa di conversione, presso la Commissione Finanze della Camera.
Quale soluzione?
La soluzione bipartisan era finalizzata ad allungare i tempi del 110%. L’Ance, per voce della Presidente, Federica Brancaccio, nel corso delle Audizioni al decreto del 16 gennaio 2024 presso la Camera, aveva evidenziato che il provvedimento avrebbe dovuto permettere a chi avesse in corso un intervento in avanzato stato di realizzazione, di poterlo ultimare entro 2/3 mesi usufruendo dell’aliquota agevolata. Motivo: quegli interventi che fossero stati rallentati dalle difficoltà nella cessione dei crediti dovute alle norme degli ultimi mesi, avrebbero potuto concludersi ordinatamente, scongiurando contenziosi condomini-committenti e imprese e blocco lavori che avrebbero potuto innescare la minaccia patrimoniale per le famiglie in relazione al recupero dei crediti loro concessi.
Da lì la proposta.
Ma che mal di testa
E’ notizia fresca (20 gennaio 2024) che no, non si può: Il partito della premier Meloni – Fratelli d’Italia – si riallinea alle intenzioni iniziali di chiudere con il bonus del 110%, defilandosi dalla soluzione della riapertura dei termini.
Il gruppo parlamentare della Camera sostiene che la decisione provenga dal ministero dell’Economia (che, certo, non è tenero per via, come anticipato in incipit, della difesa dei conti pubblici).
Una verifica verrà fatta nella riunione tecnico-politica in programma (martedì 23 gennaio).
Alessia Lupoi
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