L’intervista. Assessment e multipotenzialità, leve della formazione aziendale

Alessia Lupoi intervista Cristian De Mitri, CEO at Eggup - Zucchetti Group. La perfetta intersezione tra formazione verticale e orizzontale è la chiave. Strategie? Quattro.

Cristian De Mitri è CEO in Eggup, la piattaforma digitale di soft skill assessment che analizza e rafforza le competenze trasversali. Ho preso parte, il 6 luglio 2023, all’evento del quale è stato promotore e relatore per la John Cabot University. Ho fissato un’intervista che richiama i temi centrali dell’incontro formativo. Di seguito.

Cristian, che peso ha in una moderna struttura aziendale l’impiego di una formazione verticale? Quale, viceversa, l’utilizzo di una formazione orizzontale?

Ti dirò, Alessia, che la massima efficacia formativa la si può ottenere nella perfetta intersezione e nel bilanciamento tra formazione verticale e orizzontale. La formazione verticale è essenziale per lo sviluppo di competenze specifiche (hard e soft) necessarie per i diversi ruoli all’interno dell’azienda. Contestualmente, la formazione orizzontale è fondamentale per promuovere una visione olistica e una comprensione globale delle attività, degli obiettivi, delle performances e dell’impatto che ciascun dipendente ha nel raggiungimento del successo organizzativo.

Quanto conta, seguendo la tua esperienza, dotare l’azienda di un assessment personalizzato?

Si tratta di un elemento chiave per garantire che la formazione sia adattata alle esigenze individuali dei dipendenti. Attraverso l’assessment personalizzato è possibile identificare le aree di sviluppo e le aree di crescita di ciascun individuo. Questa consapevolezza, che è centrale per qualsiasi contesto organizzativo, consente inoltre di progettare attività formative estremamente focalizzate sulle reali esigenze.

Passo al tema ampiamente trattato durante l’evento Eggup del 6 luglio, la multipotenzialità come opportunità. In area soft skills, come applicare le competenze trasversali delle “Isole aperte”, come le definivi in una intervista del 2019 intendendo le realtà imprenditoriali, per contrapporle alle “chiuse” del passato?

La multipotenzialità è un’opportunità di sviluppo importante per le aziende, soprattutto nelle fasi di gestione del cambiamento. Le persone multipotenziali hanno la capacità di vedere le cose da diverse prospettive e di offrire soluzioni creative e innovative, così come abbiamo potuto ascoltare dalle testimonianze dell’Associazione Multipotenziali Italiana, in occasione dell’evento conclusivo dell’EggupLAB che hai citato.
Le “isole aperte” di oggi rappresentano un modello imprenditoriale caratterizzato da flessibilità e adattabilità, che valorizza la multipotenzialità e le competenze trasversali. Questo approccio si contrappone alle “isole chiuse” di ieri, più rigide e poco propense all’innovazione. Le aziende che adottano il modello delle “isole aperte” hanno dimostrato nel tempo grande capacità di adattamento alle sfide del mercato, divenendo punti di riferimento sempre più capaci di attrarre talenti qualificati.

Per applicare, coltivare e far evolvere le competenze trasversali delle “isole aperte”, le aziende possono adottare diverse strategie.

Quante e quali?

Sono, in definitiva, quattro. Che elenco: promuovere la creatività: offrire cioè opportunità di formazione, workshop e progetti di team building in grado di incoraggiare i dipendenti a pensare in modo creativo e a proporre soluzioni innovative; sviluppare le capacità di problem solving: fornire quindi strumenti, risorse e opportunità di formazione, mentorship e coaching per aiutare i dipendenti a sviluppare le loro abilità nel risolvere problemi complessi; favorire la leadership: creare con ciò programmi che offrano opportunità di assumere ruoli di leadership, promuovendo la crescita e lo sviluppo delle capacità di leadership dei dipendenti; infine, incentivare la collaborazione: creare un ambiente di lavoro che favorisca la collaborazione attraverso progetti di team building, programmi di sviluppo delle soft skills e iniziative di lavoro di squadra.

Alessia Lupoi