Riforma fiscale. Tributaristi: una memoria sulla Legge Delega

I tributaristi dell’INT e Confassociazioni inviano alla Commissione Finanze della Camera una memoria congiunta sulla Legge Delega di Riforma fiscale, con esigenza di evidenziare le criticità del sistema fiscale pervenute anche dalle Associazioni professionali aderenti alla Confederazione.

La stesura della memoria è avvenuta per mano di un gruppo di lavoro composto da membri del Consiglio nazionale dell’INT: il Presidente nazionale dell’Istituto e Vice Presidente Vicario di Confassociazioni, Riccardo Alemanno; il Vice Presidente nazionale dell’Istituto e Segretario Generale dell’Osservatorio sulla Fiscalità di Confassociazioni, Giuseppe Zambon; il Segretario nazionale dell’Istituto, Edoardo G. Boccalini; il Consigliere nazionale aggiunto dell’Istituto e Coordinatore della Commissione INT a supporto della Riforma fiscale, Salvatore Cuomo; il Consigliere nazionale aggiunto e Vice Segretario Generale dell’Osservatorio sulla Fiscalità di Confassociazioni, Paola De Maio.

Il documento si suddivide in riflessioni, osservazioni e proposte, riprendendo il decalogo delle priorità dell’INT per la riforma del sistema fiscale e proponendo alcune riflessioni valutative sui testi.

Quali osservazioni dai tributaristi?

Le osservazioni, che riguardano solo una prima analisi della Delega di Riforma Fiscale e che saranno implementate e approfondite nel corso dell’iter parlamentare di approvazione, si riferiscono a:

– il concordato per la definizione biennale della base imponibile: si chiede il coinvolgimento degli intermediari fiscali abilitati al fine di assicurare ad ogni contribuente la possibilità di valutarne gli effetti;

– la razionalizzazione dell’istituto dell’interpello al quale, se subordinato a un contributo, devono corrispondere la semplificazione e la chiarezza normativa;

– la semplificazione – cancellazione di adempimenti tra cui l’invio delle liquidazioni periodiche IVA (LIPE) e il modello 770 semplificato;

– la revisione di alcuni costi per la determinazione del reddito (in particolare, le tabelle degli ammortamenti e la deducibilità degli autoveicoli);

– la rateizzazione dei versamenti tributari e contributivi con riguardo al 2° acconto da autotassazione (consentirebbe la regolarità e maggiore liquidità, soprattutto ai soggetti meno strutturati).

Quali proposte?

Le proposte, che potrebbero tradursi in emendamenti alla Delega o ad altri veicoli normativi in ambito tributario, sono invece queste:

– modifica allo Statuto dei diritti del contribuente (L. n. 212/2000) in attesa dell’iter per elevarla a rango costituzionale;

– aiuto immediato alle famiglie sul versamento di imposte personali e contributi;

contributo strutturale a regime per il Fondo famiglia da applicare agli accertamenti definitivi;

– nuovo sistema di controllo per le compensazioni dei crediti fiscali, con semplificazione e contestuale maggior contrasto alle frodi;

contrasto dell’evasione con contrapposizione interessi delle parti;

– detrazione spese formazione giovani professionisti in regime forfettario;

– modifiche all’art. 10 della Legge n. 183/2011 (STP).

Il Presidente Alemanno commenta: “In merito alla legge Delega di Riforma Fiscale ribadisco quanto già dichiarato in precedenti occasioni di dibattiti e di audizioni sui ddl di riforma del sistema fiscale, cioè una riforma che deve essere strutturale e basata sui seguenti capisaldi: certezza e stabilità normativa, semplificazione, riduzione della pressione fiscale ed equità. Una riforma che non solo non è più rinviabile per migliorare il rapporto fisco-contribuente, sia per le famiglie che per il settore produttivo, ma anche per dare credibilità agli investitori esteri e ai mercati finanziari.” Dal canto suo il Presidente Deiana ha dichiarato: “Confassociazioni è un contenitore di professionalità in tutti i settori della vita economica e sociale del Paese, in questo importante frangente non potevamo che affidarci a chi con la materia fiscale si confronta ogni giorno e ha dimostrato negli anni di saper ben evidenziare le concrete esigenze di una riforma che deve porre al centro la tutela e gli interessi dei cittadini-contribuenti.” 

Sitografia

www.tributaristi-int.it