Manovra verso l’ufficialità

Passa oggi dalla Camera al Senato per il via libera definitivo entro il 31 dicembre

Quella sul ddl Bilancio per il 2023 alla Camera è stata una maratona. Approvato all’alba della vigilia di Natale (197 sì; 129 no) passa oggi, 27 dicembre, all’esame del Senato.

I grandi capitoli di spesa contenuti nella manovra da 35 miliardi comprendono famiglia, pensioni, reddito di cittadinanza, energia.

L’ultimo testo ha immesso il “reddito alimentare”, introdotto con l’articolo 78, strumento che viene in aiuto ai cittadini in difficoltà grazie alle rimanenze dei supermercati.

Le misure del testo che si avvicina all’ufficialità in Gazzetta

Reddito di Cittadinanza

Ricorderete che il Reddito di Cittadinanza ha sollevato polemiche dalla sua nascita. Piuttosto che farlo fuori, il Governo Meloni ha scelto di ridurne i benefici. Così, per i lavoratori «occupabili» esso sarà corrisposto per sole 7 mensilità dal 2023. Per gli altri (nuclei con minori, anziani o disabili) nulla cambierà nelle modalità di riscossione fino alla riforma nel 2024.

Le limitazioni alla norma d’origine sono: il sussidio decade dopo il primo rifiuto ad un’offerta congrua di lavoro; i giovani tra 18 e 29 anni che hanno terminato il percorso scolastico dovranno frequentare corsi formativi, per ottenerlo.

Una stretta necessaria, che tuttavia ha richiesto un rimedio alla indigenza: per i poveri assoluti, il Governo istituisce – come accennato – il reddito alimentare: pacchi antispreco con l’invenduto di negozi e supermercati saranno distribuiti ai più bisognosi.

Ancora: per sostenere l’acquisito di beni alimentari di prima necessità di persone con un Isee non superiore a 15 mila euro, viene proposta la “carta risparmio spesa”, che ripercorre i I buoni spesa comunali, con un fondo da 500 milioni per il 2023.

Dal primo gennaio prossimo, l’Iva scende al 5% per alcuni prodotti igienici e per l’infanzia.

Ora le proroghe.

Cilas, slitta il termine ultimo

Viene spostato in avanti il termine per la presentazione della Cilas (dichiarazione di avvio lavori per il Superbonus): dal 25 novembre al 31 dicembre 2022. Fino a quel giorno, il fruitore dell’agevolazione edilizia al 110% potrà mantenere il vantaggio, che scenderà al 90% dal primo gennaio 2023. Attenzione, però: la proroga vale per i condomìni (purché le delibere assembleari siano state adottate tra il 19 e il 24 novembre 2022) e per gli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici.

Prima casa under 36, slitta il termine ultimo

Il c.d. “Bonus mobili“, non più con tetto a 5 mila euro ma a 8 mila, prosegue fino al 2024.

Assegno Unico Universale

L’AUU incassa alcune novità: vengono equiparati il figlio minorenne a carico e il figlio maggiorenne disabile e a carico, come pure il figlio minorenne a carico e disabile e il figlio di età inferiore a ventuno anni, sempre disabile e a carico; aumenta (del 50%) l’Assegno Unico Universale per ciascun figlio con meno di un anno. Eguale incremento viene riconosciuto ai nuclei familiari con tre o più figli, per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni (l’emendamento al vaglio di Palazzo Madama aumenta la maggiorazione da 100 a 150 euro, rendendola strutturale). Ma l’Isee familiare dev’essere inferiore a 40 mila euro.

Quali novità sul versante del congedo parentale retribuito? Viene aggiunto un mese pagato all’80% (anche per i papà).

Una misura che ha fatto tanto parlare di sé è il tetto all’obbligo dei pagamenti elettronici. Resta l’innalzamento del tetto al contante a 5.000 euro, a partire dal primo giorno del prossimo anno.

Anche la cosiddetta “Quota 103” si appresta all’ufficialità

Coloro i quali, nel 2023, avranno 62 anni di età e 41 di contributi, potranno lasciare il lavoro anticipatamente con un assegno non cumulabile con altri redditi da lavoro. L’assegno non dovrà superare 5 volte il minimo, pari a circa 2.600 euro lordi. Dopodiché, giunti all’età pensionabile (67 anni), l’importo sarà pieno.

Novità: chi non intende beneficiare dell’anticipo pensionistico può del c.d. “bonus Maroni”, rinunciando ai contributi dovuti dal datore di lavoro, che finiranno direttamente in busta paga senza, però, concorrere al computo della pensione finale.

Opzione donna

«Opzione donna» – la possibilità di accesso anticipato alla pensione per le lavoratrici dipendenti – resta, ma l’Esecutivo introduce requisiti per richiederlo, con ciò riducendone la platea, e ne cambia le soglie anagrafiche.

Ora una norma transitoria. L’assegno delle pensioni minime passa da 500 a 600 euro per i pensionati con più di 75 anni, mentre per tutti gli altri le pensioni minime salgono a 571,6 euro.

Flax tax autonomi e partite Iva

Altra norma sulla cresta dell’onda è quella che dispone la Flat tax per gli autonomi fino a 85 mila euro. La manovra conferma la “tassa piatta” per partite Iva e innalza da 65 mila a 85 mila euro la soglia di reddito per accedere all’agevolazione fiscale del 15%. Fino a 100 mila euro viene applicata (sempre solo per partite Iva e autonomi) la Flat tax incrementale, pari al 15% sulla differenza tra l’incremento e il reddito più alto dell’ultimo triennio.

Cuneo fiscale

Sono di più i lavoratori dipendenti che avranno diritto al taglio del cuneo fiscale del 3%: il reddito lordo annuo passa da 20 mila a 25 mila euro. Due punti del reddito andranno ai lavoratori, un punto alle imprese. Per i redditi fino a 35 mila euro viene, viceversa, confermato il taglio del cuneo al 2%.

Lo stralcio delle cartelle esattoriali

Il testo conferma lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 1.000 euro, emesse tra gli anni 2000 e 2015. Prevede, inoltre, agevolazioni per i debiti degli anni 2019, 2020 e 2021 con sanzioni ridotte al 3%.

Mutui ipotecari: con l’ufficialità il tasso diventa fisso

E’ ancora possibile, con questa manovra, trasformare i mutui ipotecari da tasso variabile a tasso fisso: Il tasso del nuovo “mutuo a tasso fisso” sarà determinato partendo dai valori dell’Eurirs (vale a dire il parametro di costo del denaro a lungo termine che, in genere, fa da base per il pricing del mutuo fisso).

Il bonus psicologo? Ora è strutturale

Resta il “bonus psicologo”, che oltretutto passa da 600 a 1.500 euro e diviene misura strutturale.

Due è meglio di uno: non più 18App ma Carta Cultura Giovani e Carta Merito

Un lungo dibattito, seguito da critiche, ha sollevato la c.d. “18App” (bonus da 500 euro ai diciottenni per l’acquisto di prodotti e attività culturali): cesserà di esistere alla fine dell’anno. Ma, per smorzare l’addebito, il governo Meloni rimpiazza il beneficio con due nuove carte: una Carta Cultura Giovani, assegnata ai neo maggiorenni il cui nucleo familiare ha un Isee inferiore ai 35 mila euro; una Carta Merito, destinata agli studenti che hanno ottenuto il voto massimo di 100/100 all’esame di maturità.

Ciascuna carta ha il valore di 500 euro. Sono cumulabili.

La stangata sul tabacco

Le tasse sul tabacco aumenteranno dal 2023, ma la norma cambia rispetto alla formulazione originaria: vi saranno una riduzione dell’aumento previsto per il pacchetto di sigarette e un contemporaneo aumento della tassazione per le confezioni di trinciato.

Il via libera definitivo e l’ufficialità entro il 31 dicembre della Manovra eviteranno l’esercizio provvisorio dall’1 gennaio 2023 (benché questo non produrrebbe che il congelamento della spesa sui medesimi parametri del 2022). In Senato, dati i tempi stretti, l’esame sarà senza modifiche.

Sitografia

www.senato.it

www.ipsoa.it

www. dottrinalavoro.it

www.redigo.info