Azienda. Credito borse di studio per formazione

Il Mur strizza l’occhio alle PMI

Il decreto Mur n. 1253 del 19 novembre 2021 (G.U. 9 febbraio 2022), stabilisce le modalità applicative del credito d’imposta a favore delle imprese che, nel 2021 e nel 2022, hanno sostenuto investimenti in capitale umano in settori strategici per lo sviluppo economico e sociale del Paese e promosso l’inserimento di giovani neolaureati nel loro tessuto produttivo.

La misura è prevista dall’articolo 48-bis del “Sostegni-bis”. Premia specialmente i soggetti che sostengono, con donazioni e nella forma di borse di studio, iniziative formative finalizzate allo sviluppo e all’acquisizione di competenze manageriali, promosse da università pubbliche e private, da istituti di formazione avanzata o da scuole di formazione manageriale pubbliche e private.

Beneficiari. Aumenta la platea

Accedono al credito le imprese residenti o le stabili organizzazioni in Italia di soggetti non residenti, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal sistema contabile adottato. Non vi accedono quelle in difficoltà, in stato di scioglimento o liquidazione volontaria e sottoposte a procedure concorsuali come il fallimento, la liquidazione coatta amministrativa, il concordato preventivo e l’amministrazione controllata o straordinaria.

L’agevolazione, s’è detto, riguarda i finanziamenti, erogati in forma di borsa di studio, destinati a sovvenzionare iniziative formative come corsi di perfezionamento e aggiornamento, master di I e II livello, e altri corsi formativi, deliberati dai competenti organi accademici di Ateneo ai quali sono riconosciuti 60 crediti formativi universitari, appartenenti alla sottocategoria Ateco 85.43 “Istruzione post universitaria; formazione manageriale, master post lauream, master executive”, da istituirsi.

Effettuata la verifica circa l’ammissibilità della richiesta in base al rispetto dei requisiti soggettivi, oggettivi e formali e nel limite di spesa previsto, il ministero darà il suo benestare; a tal fine, università, istituti e scuole interessati dovranno far partecipe il Mur di ogni iniziativa sostenuta da donazioni. Le comunicazioni dovranno essere inviate entro il 28 febbraio 2022 per le erogazioni ricevute nel 2021, entro il 28 febbraio 2023 per le erogazioni ricevute quest’anno.

Successivamente, il ministero emanerà un decreto contenente l’elenco delle imprese che potranno richiedere l’agevolazione.

Questo credito strizza l’occhio alle Pmi

Il credito d’imposta può essere concesso, nel limite dello stanziamento, fino al 100% per le piccole e micro imprese, al 90% per le medie imprese e all’80% per le grandi imprese, ed entro l’importo massimo di 100mila euro annui, nell’anno 2021 o nell’anno 2022, nella forma di borse di studio a copertura di iniziative formative finalizzate allo sviluppo e all’acquisizione di competenze manageriali, promosse da università pubbliche e private, da istituti di formazione avanzata o da scuole di formazione manageriale pubbliche e private.

Ove l’ammontare dei crediti d’imposta complessivamente richiesti dalle imprese per uno specifico anno solare risultasse superiore alle somme stanziate, l’agevolazione verrà riconosciuta integralmente fino all’esaurimento delle risorse disponibili, seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze.

In base alle istanze ricevute e alle risorse finanziarie disponibili, il Mur predispone l’elenco degli ammessi all’agevolazione. La lista, prima della comunicazione ai destinatari del bonus, sarà trasmessa online all’Agenzia delle entrate secondo modalità interne.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 per via telematica alle Entrate, dal quindicesimo giorno successivo a quello in cui è stata data comunicazione al beneficiario del riconoscimento del credito stesso.

L’agevolazione è cumulabile con altri aiuti previsti per le stesse finalità, nel rispetto dei limiti stabiliti dalla disciplina europea.

Sitografia

www.fiscooggi.it

www.gazzettaufficiale.it