Il Catasto nella Delega fiscale. Lo “strappo” di Salvini

La Delega fiscale è stata approvata in un CdM di ieri anche senza il voto della Lega.

Il primo ministro Draghi – oggi in Slovenia per impegni europei – prosegue spedito e, in conferenza stampa, commenta che la riforma del Catasto non aumenterà la tassazione perché la rendita resterà invariata.

Alla domanda sul motivo della diserzione della Lega, serafico risponde che lo spiegherà Salvini.

E il segretario leghista già lo ha spiegato: era stata fatta la promessa di non aumentare la tassazione che, invece, secondo Salvini, aumenterà perché la riforma del Catasto modificherà di sicuro le rendite.

Lo strappo non strappo

Salvini rassicura: non si tratta di uno strappo, ma vuole chiarimenti dall’Esecutivo, anche sul modus operandi del Governo che prevede la votazione su un testo così importante a mezz’ora dall’invio dello stesso ai ministri.

Ma la votazione c’è stata e Draghi ha portato a casa la delega.

Nel discorso in conferenza stampa, successiva all’approvazione, già smontata una motivazione dello strappo: occasioni di scambio sul contenuto della Delega ci saranno e ci sono state, con informazioni sufficienti per valutarne le misure. Si tratta di un testo generico basato su principi che Draghi pensa siano condivisi anche dalla Lega.

Tra i grandi temi del Fisco nella Delega, la riforma del Catasto, l’abolizione dell’Irap, la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro.

Da qui a 18 mesi la riforma sarà operativa.

Il premier Draghi rasserena gli animi: “Le tasse non aumenteranno, semmai diminuiranno.”.

Il gettito complessivo, chiosa il Primo Ministro, “oggi è fuori linea rispetto agli altri Paesi, da noi le aliquote sono più alte”.

Sitografia

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