La governance degli algoritmi per il bene pubblico digitale

Il “Working Group Governance algoritmica e futuro del lavoro“, istituito dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, dedica le attività all’analisi dei modelli di business data-intensive e degli algoritmi e di come influenzino il mercato del lavoro.

La governance domestica…

“L’obiettivo di governare la transizione digitale è al centro dei piani di investimento europei e nazionali. L’intelligenza artificiale e la digitalizzazione sono strumenti importanti per rilanciare l’economia e la competitività del Paese. Attraverso il PNRR l’Italia si prepara ad una fase storica di rinnovamento. 

Le scelte che guideranno la transizione digitale dei prossimi anni definiranno la futura politica industriale, economica e sociale del Paese.”

Il neonato gruppo di lavoro aggiunge al dibattito sociale, che ne è sprovvisto, l’analisi delle implicazioni sociali ed economiche del crescente uso di dati, algoritmi e modelli predittivi.

“La governance dei dati va oltre il concetto di buona gestione: dovranno essere stabilite le norme e le regole per ridefinire nuovi modelli di proprietà, controllo ed estrazione di valore, considerando i dati e l’intelligenza artificiale come un bene pubblico digitale, e assicurando una protezione a cittadini e lavoratori.”

E’ in definitiva questo il motivo per cui il ministro Orlando ha istituito un gruppo multidisciplinare di esperti: per analizzare come la trasformazione dei modelli di business data-intensive e gli algoritmi influenzino il mercato del lavoro, “proponendosi di tutelare l’individuo come generatore di dati, come lavoratore e come cittadino.”.

In questo interessante microcosmo vengono coinvolte le parti sociali, nel comune obiettivo di “individuare i principi, le regole e gli standard per una governance democratica dei dati e degli algoritmi che tuteli l’interesse delle persone, affinché la rivoluzione digitale sia un diritto per molti e non un privilegio per pochi”.

Altro obiettivo, centrale, è rispondere alle sfide della transizione digitale, dei suoi effetti sul mondo del lavoro e delle implicazioni dell’espansione di modelli di business data-intensive.

…e la governance europea

L’Unione Europea ha presentato il Data Governance Act, un modello di governance alternativo a quello delle big tech, fondato sui principi della tradizione unionale e destinato ad essere un archetipo su scala internazionale. E’ basato sulla creazione di un mercato europeo di intermediari per la gestione di dati personali, mediante accordi di data trust.

Non solo: l’Unione ha anche presentato una proposta di regolamento sull’Intelligenza Artificiale che classifica come “ad alto rischio” i sistemi di IA destinati a «prendere decisioni sulla promozione e la cessazione di rapporti contrattuali di lavoro, per l’assegnazione di mansioni e per monitorare e valutare le prestazioni e il comportamento» dei lavoratori.

Sitografia

www.lavoro.gov.it