Rafforzamento patrimoniale, istanze per credito

Dal 1° giugno 2021, ore 14.00, le società che hanno deliberato e integralmente versato aumenti di capitale non inferiori a 250mila euro possono trasmettere le istanze per l’attribuzione del credito d’imposta per il rafforzamento patrimoniale (art. 26, c. 8, Dl “Rilancio”).

La procedura di sostegno alle Pmi che hanno subìto un calo di fatturato durante la crisi economica provocata dalla epidemia da Covid-19, adottata dall’Agenzia delle Entrate, prevede l’impiego di un modello relativo alle istanze per l’attribuzione del credito in favore delle società che aumentano il capitale con le relative istruzioni, insieme a quello utile per fruire del bonus riservato agli investitori.

Rafforzamento patrimoniale: ambito applicativo

L’agevolazione spetta a:

– società per azioni;

– società in accomandita per azioni;

– società a responsabilità limitata;

– società cooperative e

– società europee di cui al regolamento (Ce) n. 2157/2001 e cooperative europee di cui al regolamento (Ce) n. 1435/2003, aventi sede legale in Italia, oltre che le stabili organizzazioni nel Paese di imprese con sede in Stati membri dell’Unione europea o in Paesi appartenenti allo Spazio economico europeo.

Non beneficiano del credito le società di partecipazione finanziaria e le società assicurative.

In cosa consiste il credito?

Lo sconto fiscale consiste in un credito d’imposta pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto, al lordo delle perdite stesse, fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale (percentuale portata al 50% per gli aumenti di capitale eseguiti nel primo semestre del 2021).

Le imprese interessate devono essere in regola dai punti di vista fiscale, contributivo e legale e aver conseguito nel 2019 ricavi compresi tra i 5 e i 50 milioni di euro e, nel periodo marzo-aprile 2020, devono aver ridotto il fatturato di almeno il 33% rispetto a marzo-aprile 2019.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione esterna (tramite modello F24), a partire dal decimo giorno successivo a quello di effettuazione dell’investimento, successivamente all’approvazione del bilancio per l’esercizio 2020 ed entro la data del 30 novembre 2021.

Le richieste vanno inviate telematicamente utilizzando il software “CreditoRafforzamentoPatrimoniale”.

Occorre essere tempestivi nella trasmissione delle prenotazioni: l’Amministrazione, per il riconoscimento del bonus, verifica la correttezza formale dei dati riportati, secondo l’ordine di presentazione delle domande e fino all’esaurimento delle risorse stanziate, pari a 2 miliardi di euro per il 2021.

Sitografia: fiscooggi.it