Beni strumentali nuovi: bonus legato alle componenti

Sul credito d’imposta previsto per incentivare gli investimenti in beni strumentali nuovi (frutto dell’evoluzione normativa cominciata con l’iper ammortamento) l’Amministrazione finanziaria distingue le componenti materiale e immateriale delle “casseforti automatiche per il deposito e il ricircolo di denaro contante”, collegate, attraverso un portale e un applicativo, a una centrale operativa che può effettuare il monitoraggio dei dispositivi installati in tutti i punti vendita.

Il tema è contenuto nella risposta n. 286/E del 23 aprile 2021 e riguarda gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2020.

Con l’ultimo intervento normativo, avvenuto con la Legge di bilancio 2021, la finestra temporale del beneficio è stata ampliata.

La possibilità di fruirne riguarda, nella risposta n. 286/2021, una società della grande distribuzione che, nell’ottica di trasformare l’azienda in chiave 4.0, ha acquistato delle casseforti automatiche per il deposito e il ricircolo di denaro contante da installare presso i punti vendita e interconnettere attraverso la rete informativa interna per lo scambio di informazioni con la direzione.

La società chiede se le “casseforti automatiche per il deposito e ricircolo di denaro contante” rientrano tra gli strumenti che possono accedere:

1. al beneficio fiscale dell’iper ammortamento previsto dalla legge n. 232/2016 (Bilancio 2017) e

2. al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, introdotto dalla legge n. 160/2019 (Bilancio 2020), che ha trasformato l’agevolazione.

Interpellato il MiSE, esso ha rilevato che l’istante aveva indicato la categoria di appartenenza delle casseforti automatiche installate senza distinguere la componente materiale da quella immateriale (applicativo software), distinzione che invece va fatta per il dispositivo in esame.

Beni strumentali nuovi. Componenti materiale e immateriale

Con riferimento alle componenti materiali, il ministero ritiene che i nuovi macchinari possano rientrare tra i beni strumentali (nuovi) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi di produzione di beni e/o servizi secondo il modello “Industria 4.0” e sono pertanto agevolabili.

Va invece corretta la classificazione proposta dall’istante. Le “casseforti automatiche per il deposito e il ricircolo di denaro contante” sono più adeguatamente ricomprese tra i beni del punto 12 del primo gruppo dell’allegato A: i “magazzini automatizzati interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica.

Di conseguenza, ai fini dell’iper ammortamento o del credito d’imposta, dovranno essere soddisfatte le 5 + 2 di 3 caratteristiche tecnologiche.

La componente immateriale rappresenta un software di sistema e non di tipo “embedded”, può perciò essere classificato nell’ambito dell’allegato B, in particolare svolgendo funzioni destinate a supportare aree operative tra i “software, sistemi, piattaforme e applicazioni per il dispatching delle attività e l’instradamento dei prodotti nei sistemi produttivi.

In tal caso, per accedere al maggiore ammortamento, basterà soddisfare la caratteristica tecnologica dell’interconnessione.

Fonte: Agenzia delle Entrate/FiscoOggi