Smart Working, Smart Office

Ora cambiano gli spazi, prima cambiavano le modalità di lavoro. Prima la soluzione Smart Working, ora la conseguenza Smart Office. Realizzarne uno, però, non è immediato. Va seguita una logica in funzione di 4 componenti essenziali:

concentrazione;

collaborazione (e socializzazione);

comunicazione;

attività di pensiero creativo.

Caratteristiche non accessorie, queste, a quella stessa logica che favorisce l’obiettivo della massima realizzazione dell’esigenza lavorativa.

In uno S.O. il lavoratore sceglie – in funzione, questa volta, di criteri di personalizzazione e flessibilità – il luogo adatto al proposito; perciò, introdurre lo S.O. significa realizzare un cambiamento radicale rispetto a modelli tradizionalmente improntati: postazione fissa attribuita, ufficio assegnato…

Smart Working, Smart Office: 4 elementi per una struttura

I nuovi ambienti dovranno, in fase di progettazione, seguire 4 elementi strutturali:

Differenziazione: devono esistere differenti tipologie di spazi che favoriscano le 4 caratteristiche espresse nel lead dell’articolo.

Riconfigurabilità: spazi adattabili in tempi brevi a costi contenuti per far fronte ad esigenze contingenti o ad evoluzioni di lungo periodo.

Abitabilità: spazi accoglienti mirati a ridurre lo stress.

Intelligence: infine, spazi integrati con tecnologie digitali che ne favoriscano l’efficacia in termini di utilizzo.

E le imprese italiane?

In Italia prevalgono ambienti con uffici singoli e open space con postazioni assegnate.

Qui la logica è più associata allo status che alle reali esigenze delle persone. Anche nelle organizzazioni con progetti strutturati di Smart Working, al 50% l’iniziativa è concepita unicamente come lavoro da remoto.

Le sedi organizzative presentano ambienti per la collaborazione strutturata, come sale per le riunioni o per i meeting, non sufficienti a definire una sede di lavoro “smart”. La diffusione di altri ambienti (ad es. aree per la collaborazione informale e concentration room) caratterizzante sedi “smart”, è limitata.

Per di più, gli spazi di lavoro vengono valutati poco flessibili dalla gran parte delle grandi imprese.

Smart Working, Smart Office in Italia. Eppure …

… tecnologicamente, si assiste a una sempre maggior diffusione, nelle nostre realtà produttive, di tecnologie dedicate allo Smart Office:

sistemi per la prenotazione di sale e postazioni;

sistemi per l’automazione delle sale;

lavagne interattive;

aree di stampa centralizzate.

Lo sforzo iniziale, che è notevole, per la realizzazione di uno Smart Office sviluppato correttamente, comporta benefici per le persone e per le aziende: dipendenti più soddisfatti e motivati, aziende migliorate nell’utilizzo degli spazi che ottimizzano i costi di gestione e aumentano la produttività.

Interessante, a nostro avviso, questo spunto fornito da osservatori.net.