Fatture elettroniche, bollo con nuova procedura
Il Dl n. 34/2019 c.d. “Crescita” ha affidato all’Agenzia delle Entrate l’incarico di integrare, con procedura informatica automatizzata, le fatture elettroniche inviate attraverso lo Sdi, intercettando quelle che non recano l’indicazione dell’assolvimento dell’imposta di bollo benché dovuta.
Altro incarico attribuito all’AdE è – nei casi di ritardato, omesso od insufficiente versamento dell’imposta di bollo – comunicare al cedente/prestatore l’ammontare dell’imposta e della sanzione corrispondente, oltre agli interessi.
Il provvedimento del 4 febbraio 2021 dà il via libera alla procedura (disponibile nel portale “Fatture e Corrispettivi“) che permette a chi ha dimenticato di assolvere l’imposta nelle fatture di verificare i propri dati per come messi a disposizione dall’Amministrazione finanziaria e, ove li ritenesse corretti, regolarizzare la posizione.
Se, viceversa, il contribuente Iva (o l’intermediario incaricato) ritiene che non vi siano i presupposti per l’applicazione dell’imposta di bollo, egli potrà darne comunicazione all’AdE, sempre attraverso il servizio web dedicato, nel portale.
Nel provvedimento vengono, in definitiva, fissate le modalità tecniche per effettuare le integrazioni delle e-fatture inviate dal 1° gennaio 2021 tramite Sdi e le modalità telematiche per consentire la disponibilità, la consultazione e la variazione dei dati sull’imposta di bollo.
Fatture elettroniche: il provvedimento AdE detta la procedura per le integrazioni
Con il provvedimento odierno sono stabilite, quindi, le modalità tecniche per l’effettuazione delle integrazioni delle fatture elettroniche inviate, a decorrere dal 1° gennaio 2021, tramite il Sdi, e le modalità telematiche per la messa a disposizione, la consultazione e la variazione dei dati relativi all’imposta di bollo da parte del cedente/prestatore, o dell’intermediario delegato.